Il Museo capitolino - Warburg Institute

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Keddidit artijlcis manus omnia , sed sine sensu :
Himc ego ^ quum Icesi numina ^ non habui.
E incerto quaati fossero i figliuoli di Niobe. Omero,
il più antico di tutti gli autori greci , dice che
furono sei solamente , ma Larso , che fiori a tempo
di Dario, figliuolo d' Isiaspe , ne numera quattro
soli. Alcmano, poeta lirico, vuole che fossero dieci,
ma Minermo , poeta elegiaco che fiori a' tempi di
Solone e Pindaro , credono essere stati venti. Esio-
do ne accrebbe il numero sino a ventuno , se si
debbe credere ad Ebano (i). ApoUodoro (2) poi
gli attribuisce l' aver creduto essere eglino stali
venti solamente. La ragione di questa differenza
può essere che derivi dall' avere Apollodoro ri-
ferito da' versi del medesimo poeta l' intero nu-
mero de' suoi figliuoli , eccettuata doride, che so-
pravvisse alla strage de' fratelli. In questa maniera
si concilia il sentimento di questi due autori. Che
doride sopravvivesse , lo riferisce ancora Pausa-
iiia (3), che anzi dice, oltre doride, esser rimasa
ancora Amicla , che sole si erano umiliate a pre-
gare Latona. Egli aggiunge di più che doride sul
principio ebbe nome Melibea, ma essendo ad un
tratto per la paura divenuta pallida , preso il ne-
nie da questo evento , fu chiamata doride. Riporta
poi un' altra tradizione , dalla quale si raccoglie
liche la sola Cloride avanzò alla strage della sua
(i) Elian. , \ar. Stor. , lib. 12, cap. 56.
(2) Apollod., Ili ; 5^ G.
(3) Pausan. , lib. :ì^ cap. 21 y pag. 160.