Il Museo capitolino - Warburg Institute

382
contai}'datione dependula ,
ad ultimas oras no-
dulis fimbriarum decoriter conjluctuabat. E Isi-
doro (i) più brevemente ci mette sotto gli occhi
questa medesima sorta di vestiraealo delle antiche
femmine : Stola matronale operimentum , quod
cooperto capite , et scapala a desctro latere in
loBvuin humerum mUtitur. Dell' origine e de' mi-
sleii di questa Dea ne ha parlato Erodoto (2) e
Diodoro Siculo ,
e poi ex professo Plutarco, sicché è
affatto superfluo il parlarne; oltreché molti aliri mi-
tologi antichi , e vari eccellentissimi antiquari mo-
derni , come fra gli altri il Cupero, hanno raccolto
lutto quello, che ci é rimaso d'antico appartenente
a Iside o in marmo o in altra guisa (5). Dirò solo
in breve , che ell'era reputata rerum natura pa-
rens , elementorum omnium domina , seculorum
progenies inìtialis^ summa numinum^ come scrive
il suddeto Apuleio (4) 5 laonde fu detta mjriomina
o Dea multinominis dal medesimo.
Nella sinistra ha un vaso. Quasi tutte, o almeno
tutte le figure d' Iside , che sono a mia notizia ,
hanno uella sinistra una secchioliua. Con essa in
mano il sopraddetto Cupero (5)
riporta tre figure
di questa Dea , e una simile se ne vede in una
lucerna del Liccio (6). Ma più ne potrei citare
(i) Isitl. , lib. 19 , cap. Sì5.
(9.) Erodot. , lib. ti j n. 55 e seg.
(3) Diodor. Sicul. , lib. i
, pag. g e seg.
(4) Apul., Met.^ lib. XI ^ pag. 562 e p, 586.
(5) Cuper. ^ Harpocr. , pag. ^5.
(6) Licei., Lucein. aut,; pag. ii^8. '
,