Il Museo capitolino - Warburg Institute

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tante uè sono limase ancora in essere a dispetto
della barbarie e dell' ignoranza. I più celebri mae-
stri e della pittura e della scultura s' impiegarono
in ritrar questa Dea , e rappresentarla iu quella
guisa eh' era superstiziosamente nella loro mente
figurata da' popoli e da' poeti, che le attribuivano
bellissimi capelli e somma perizia nell' arte del
saettare (i). Il diligentissimo Gmnio fa menzione
di ventlsei sue immagini tra dipinte e scolpite , di
cui si sapeva il nome dell' artefice. Apelle la di-
pinse in mezzo ad un coro di vergini in atto di
sacrificare ; e tale fu la bellezza di questo quadro
che , se si dee dar fede a Plinio (2) , fu creduto
che superasse i versi d' Omero (5) che in que-
st'atto ce la descrivono. La statua che ne aveva
scolpila Fidia , è celebre per la bellezza della sua
piccolissima bocca (4). Prassitele (5) ne fece una
statua maggiore del naturale che teneva in mano
una facella, il turcasso le pendeva dagli omeri, e
un cane le stava appresso dalla parte sinistra. Me-
necmo e Soida lavorarono insieme la bella statua
di Diana Lafria, che era in abito pure di caccia-
trice , ma la veste era tutta d' oro e d' avorio (6),
Quantunque fosse una Dea vergine ,
(i) Omer. , Odiss. , libr. 20, v. 80 e 197.
(2) Plin. ^ Stor. Nat., libr. 55 _, cap. io.
(5) Omer. ^ Odiss. , libr. 5, v. 102.
(4) Pctron. Arbitr., Satyric.
(5) Pausan.^ libr. io, cap. 5-] ^ p. 892.
usava, essendo
C6) Lo- stesso^ libr. 7^ cap. 58, p. 669 e 570.
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