Il Museo capitolino - Warburg Institute

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Jamblico (i), l'eminenza e la potestà di questi
numi.
Venendo a parlare d' Api , è noto che seguendo
Erodoto (2), Api, detto anche Epafo^ era un
giovenco nato d' una vacca , che lo aveva par-
torito percossa da un fulmine. I segni che aveva
questo Api , erano 1' essere di pelo assai nero con
una macchia quadra bianca in fronte. Sulle schie-
ne aveva 1' effigie d' un' aquila , e nella coda i peli
doppi , e sulla lingua uno scarafaggio , e in Memfl
aveva la sua stanza. Si vede più volte espresso
nella tavola Isiaca , e perciò mi rimetto a quello
che quivi riporta il Pignoria (3) sopra questo Dio
ridicoloso , che fu schernito anche dallo stesso re
Cambise (4)- Gli Ebrei quando nel deserto fabbrica-
rono , e adorarono il vitello d' oro , ebbero in mente
questo nume , come ne convengono tutti gli es-
positori dell' Esodo (5) dietro alla scorta de' santi
Ambrogio (6) e Agostino (7). Anzi questi dot-
tori (8) , e specialmente s. Ambrogio (9) , vogliono
che Aronne non facesse altro che una testa di
bue , e non tutta la figura ; poiché questo era
(i) Jamblic. , sez. -j ^ cap. 2.
(a) Erodot. , lib. 2 ^ n. 96.
(5) Pignor. , ìy'ij pag. 55.
(4) Erod. , lib. 2^ n. 4**
(5) Esod. , cap. 32.
(6) S. Ambrog. , ep. Q6.
(7)
S. Agostino^ Centra Faust., lib. 22, cap. 95.
(8) S. Girol, ^ sopra il cap. 4 d' Osea.
(9) S. Ambrog. , ivi.