Il Museo capitolino - Warburg Institute

d' una veste composta di foglie di palma , e Cas-
siano (i) nelle sue collazioni y e Apuleio (2) scri-
ve che Iside aveva in tal guisa fatti anche i calzari.
Appresilo i misteriosi egiziani la palma , da essi
delta bais , era un albero sacro e pieno di super-
stizione ^ laonde Oroapollo (5) ne' suoi Geroglifici
insegna che la suddetta voce bais significa 1' anima.
Nella tavola Isiaca , spiegata con tanta erudizione
e con tanto giudizio dal Pignoria, si trovano molte
figure vestite come questa nostra statua , e col
capo poco diversamente adorno.
Ma più probabilmente questa eccellente figura
rappresenta il Dio Averrunco , del qual fa menzione
Yarrone (4) in questo modo : Apud Pacuvìum
: Da monerint meliora , atqiie amentlam
averruncassint. A vertendo averruncare ^ut devs,
qui iis rebus prceest , averruncus. Itaque ab eo
precari solent , ut pericula avertat. Da Persio (5)
sono appellati Dii depellentes :
Euge 3 puer , sapias ; diis depellentibus agnam
Perente.
I Greci gli appellarono OéovQ aMOtpoita'iVQ , ai
quali , chiunque fossero , si sacrificava un' agnella,
come si raccoglie da Orazio (6). Per questo
le statue che li rappresentavano , si facevano
(i) Cass. ^ Coli. 18. cap. i5.
(9.) Apul. , Met. ^ pag. 562, ad usum Dclpli.
(3j Oroapoll., lib. i, cap. -y.
(4) Varr.^ De L. L. ^ lib. Q , pag. 81.
(5) Pers. , Salir. 5^ v. 167.
(6) Oraz.;, lib. 2 ; od. 17; lib. 4; od. 2.