Il Museo capitolino - Warburg Institute

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rimira ìu queste statue di sopra annoverate, mo-
stra non so che di \irlle, non avendo niente del-
l' effeminato.
Nota.
Wiuchelmann chiama questa statua Aj];rippina
di Nerone e non di Germanico , come dice il Bot-
tari.
(Vedi Storia dell' xirte , voi. II, pag. 35o ).
GIULIA DI TITO.
Tavola LIV.
Sk si riguardasse alla acconciatura della testa di
questa statua , si direhhe che questa rappresen-
tasse Giulia figliuola del huon imperator Tito , che
egli maritò con Sabino figliuolo di Flavio Sabino
fratello di Vespasiano , e perciò Giulia e il ma-
rito venivano a esser cugini (i). Suo padre volle
darla a Domiziano ; ma egli non la volle per non
lasciar Domizia sua moglie , che poi annoiatosene,
repudiò, e fatto uccidere Sabino , sposò Giulia pub-
Llicameule. INon visse con molta fama di pudici-
zia, e tuttavia non solo ebbe il titolo d'Angusta,
mentre era ancor viva , ma anco dopo morte fu an-
noverata tra le Dee j per lo che non è meraviglia
(i) Svet. , in Tito, cap. io, l'i, 'ii ; Dione, lib. 67,
pag. 760.