Il Museo capitolino - Warburg Institute

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alle pitinre e mosaici anticlil (i). Vi si vede Er-
cole che fila , nudo fino alla parie inferiore del
corpo , coperto da una gonnella feminile nel re-
sto. Due amorini intanto stanno a'suoi piedi legan-
do uu leone , e un altro suona la zampogna , ap-
plaudendosi di aver soggettato un eroe sì grande,
il che fa chiaramente vedere che omnia vincit
Amor ^ come si osserva nelle illustrazioni di quel-
r opera. Luciano dice che vide una pittura nella
Gallia , dove quei popoli lo chiamano Ogmlo, e lo
dipingono vecchissimo, tutto calvo , con la pelle
grinzosa e bruciata, come suol esser quella dei
i vecchi marinari, onde si prenderebbe piuttosto per
Caronte (2). Ha per altro tutti gli ornamenti che
ad Ercole sogliono apporsi , cioè la pelle di leone
sulle spalle , la clava nella destra mano , l' arco
teso, e la faretra nella sinistra. Il più misterioso è
r essere espresso in atto di trarre una gran quan-
tità di uomini per le orecchie, che son legate con
catenelle di oro e di ambra j e benché queste ca-
tene sieno cosi sottili e deboli , pure non le rom-
, ma se ne stanno allegri , e par che applau-
iJiscano a quello che li conduce. Il pittore ha
\
ittaccate quelle catene all' estremità della lingua
r Ercole per denotare la forza dell' eloquenza.
(i) Aggiunt. alle Pitt. Antich., tav. 19^ B.om. 1752.
(2) Lucian. , Ercol. ^ § i.
Museo Capitolino, Voi. III. 12