Il Museo capitolino - Warburg Institute

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idem refert Plutarchus , Spartiatas dlcere , Venerem
, ubi Eurotam transmitlat , speciduiìi a~
b licere ac cestum :
hastam
vero arripere , et in-
sertare scLitLim Lrcurgo sese compoiientem. Ar-
matce T^'eneris meminit Fabius , atque itovi
Pausanias. Extat et de ea re Leoiiidce hexa^
sticLim.
Si osserva spesso in allo di scherzare col suo
figliuolo Cupido (i), ora abbracciandolo, ora in-
volandogli r arco (2), ora facendosi trarre in una
biga (5), in cui suol essere traila da due colombe,
o, come si disse, da due passeri. Per la medesima
ragione , la quale si è abbastanza accennata qui
addielro , in uua gemma spiegata dal Begero (4)
si rinnia sopra un cocchio tirato da un caprone,
e Amore a cavallo sul caprone medesimo suona
il corno e riguarda la madre. Ma più ricco d'in-
venzione e di significato è un allro trionfo di
questa Dea presso lo stesso autore (5). Ella siede
niiJa in un cocchio , che in tal guisa vinse le due
altre Dee al giudizio di Paride. Un panno jiiegato
in arco le svolazza sopra la testa, come alle deiià
marine , essendo naia dal mare. Tiene in mano
una freccia, e con 1' altra l'estremità di detto panno.
11 carro vien tirato da due leoni, l'uno maschio
(1) Bcg. ^ Tes. Brand. ^ toni, i
{•.i) Lo stesso^ ivi, toni. 5, p. '-i^'9.
(o) Lo stesso ;, ivi, toni. 1, p. tioi.
(4) liO stesso, ivi, toni, i , p. 177.
(5) Lo stesso, ivi, lom. i ; p- 171.
, pag. 181,