Il Museo capitolino - Warburg Institute

Questo frammento dunque di statua femminile
d'eccellente lavoro venue da Tivoli nel tempo
stesso, che era per cominciare questo tomo, ma
per essere deli' altezza naturale, e forse più, è sem-
brato bene 1' aggiungervi le braccia e le gambe ,
e un cane appresso , acciocché non solo dalla fa-
retra e dall'abito, ma anche da questo annuale fosse
riconosciuta par ima Diana cacciatrice , o per una
ninfa di sua compagnia. E da notare essere que-
sta femmina cinta con quella fa^cia detta strophiiim^
la quale essendo mollo larga, volendosene valere
per legare , si ristringeva in molte pieghe , onde
ben Catullo disse ;
Non tere t i STRoi>mo lactantes vincta papilLas y
•
come si vede chiaramente in questo marmo 5 e
quindi s'intende Nonnio (r), presso di cui una
donna si lagna d' aver perduta una lettera , che
ella si era fitta Inter tunicidam , et slrophium ,
il che male si adatterebbe alle due cinture , con
le quali sono cinte le due donne delle tavole LXX
e LXXI per essere strette come un sottile cor-
done. 11 lusso poi introdusse queste cinture non
più semplici e modeste ,
come quelle di queste fem-
mine qui rappresentate , ma ricche e di gran va-
lore. Cosi r usavano i Siriii popoli presso al Me-
taponto , laonde perciò furono appellati da' loro
vicini mitrochitoneSi come notò Celio Rodigino (2),
(i) Nonn. ^ De gener. vestiment.^ i,4 ; 8.
(2) Gel. Rodig. ^ lib. 7 , cap. 9