Il Museo capitolino - Warburg Institute

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Stese. Bacia la sua amante , clie con una mano
]o prende pel collo e lo ribacia , e con 1' altra si
regge le vesti che stanno per cadere , o delle quali
si spoglia. Ai piedi di Leda è un vaso di graziosa
forma, dentro al quale è un Amorino lutto nudo,
che solleva le mani al cielo guardando Leda. La
gemma doveva appartenere ad un certo e. leto ,
giacche il suo nome vi è scritto intorno. Nella
Raccolta di Cose Antiche dei Borioni (i) si vede
una statuetta di bronzo che rappresenta Leda , a
cui il cigno lambisce il seno , e sopra l' istesso cigno
si appoggia un Amorino.
Da lutti questi monumenti poi si raccoglie che
gli antichi artefici crederono che non Nemesi , ma
Leda concepisse di Giove, mutato in candido ci-
gno, la bella Elena. Questo fu pure il sentimento
di Luciano , che nel suo Giudizio degli Dei (2) ,
parlando di Elena , dice : 'Avtì^ dvyaTì^p ^lèv Afió'ai;
'^BQÓf.ievoc : Questa è la figliuola di quella bella
Leda , alla quale scese Giove trasformatosi in
cigno. Per avere questo animale servito a Giove,
fu trasferito in cielo , secondo che narrano i poeti
ed ora risplende tra le costellazioni , il che con
questi versi cantò Manilio (3):
Proxiina sors Cfcni, quem coelo Juppiter ipso
Imposuit fornice pretium, qua coepit amantem,
(i) Borion. , Raccolt. ^ tav. an.
(2) Lucian. ^ Giudizio degli Dei.
(5) Manil. ^ Astron. , lib. ù5r.
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