Il Museo capitolino - Warburg Institute

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dove ve ne sóiio tre ancora in piedi della Galleria,
ira le quali v' è quella tanto celebre , sì per l' ec-
cellenza dell' opera , come per la chiarezza del nome
(i), dicendosi che sia stata trovata allor quando
i Domenicani facevano i fondamenti del loro con-
vento, che da essa Minerva volgarmente si de-
nomina. Ma Pausania (2\ lodando Endeo scolare
di Dedalo, dice d'aver egli scolpita Minerva a
sedere ; e, sebben m' avviso, non nomina altra sta-
tua di questa Dea in simUe positura. Comunque
però la cosa sia, le antiche memorie, nelle quali
si vede in mille modi effigiata la nostra Dea, cliia-
1 amente dimostrano che variavano gli scultori nel
rappresentarla. In ciascheduna delle statue del no-
stro Museo il morione è diverso. Callimaco (3)
crede che fosse d' oro o dorato, chiamandola
y^pvffiOTtviìiYiìia,. Nel rappresentarlo diversamente
gli artefici aveano riguardo a' costumi e a' riti
ciascheduno del suo paese , non avendo tutti la
medesima patria ; o all' uso di que' popoli che
volevano quella statua. In una gemma presso il
Begero (4) ha all' elmo attaccate le ali , sopra di
esso è un serpente , dal che può peravventura es-
sere derivata l'invenzione de' cimieri, alla qual va-
nita andavan dietro i nostri vecchi quando era
in voga quella matta maledizione delle giostre.
(i) Gaìl. Giustinian. , tom. i , tav. 3.
'-i) Pausan. , lib. i ^ cap. 26, p. 62.
(5; Callim. , fnno del Bagno di Pallade , V. 4-5-
T4) Beg. y Tes. Brand. ^ t. i ; p. 49-