Il Museo capitolino - Warburg Institute

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gllo , e come osservò nions. Suares nell' erudita
spiegazione che fece di fjueH' arco , stampata in
Roma nel 1670 j quantmique Sparziano (i) scriva,
che a principio : Recusavit et Parthicum Jiomen,
ne Parthos lacesseret. Dal che si comprende quan-
ta suggezione davano agi' imperadori romani questi
barbari. Una delle sopraddette due Vittorie ha po-
sto sopra un fusto o tronco d' albero un elmo e
una clamide , e l' altra vi vuol porre uno scudo ,
il quale forse non vi ha per anco collocato , per-
chè vi avrà voluto scrivere il titolo della guerra
e della vittoria , come si vede in molte medaglie.
Lo scultore , che sarà stato Greco , ha seguitato
gli insegnamenti della sua nazione , che voleva
che i trofei non si facessero ne di pietra, né di
marmo, perchè non si perpetuasse tra le nazioni,
o tra i popoli e le città la memoria delle dissensioni,
giusta quello che riferisce Plutarco (2). Ho
detto che nelle due armadure d'Alessandro e di
Pirro si veggono due grifi , il che conferma l'o-
pinione del senalor Buonarroti (5) , che su i panni
ricamati venendo d' Oriente , quei barbari vi dipin-
gevano di ricamo con 1' ago strane cose e porten-
tosi animali. Ora poi facendosi toraci anco di lino,
come si apprende da Omero (4) » ^ ^^ osservato
anche da Plinio (5) , dicendo : thoracibus lineis ,
(i) Sparz. , cap. 9.
{•2) Plutaic, Quest. Rom. , pag. 275.
(5) Buona'rr. , Medagl, , pag. 265 e v. 829.
(4) Omer. ^ II. ^ lib. 2 , v. 529.
(5) Plin. ^ lib. 19, cap. 1.