Il Museo capitolino - Warburg Institute

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Cicerone (i) '.Mittiint etiam ^vulneribus confectis
ad domiiios , qui quaerant , quid velint : sì sa-
tisfactum iis non sit , se velie decumbere.
Parrà strano che sia stata posta una sì bella
statua , come quella della tavola LXYII , a un gla-
diatore che era stalo vinto e condotto a morte
e non piuttosto a quello che l'aveva ucciso ed
era rimaso vincitore. Ma is habitus animorum, efc,
inter spectantes 'vulgo ,
ut non vincentium ma-
gis 3 quam bene mokienuvm fortuna laudaretur,
dice Livio (2).
Passava eziandio più oltre la barbara fierezza
degli antichi Romani , poiché stimolavano gli stessi
gladiatori ad uccidere : e rampognavano e sgridavano
coloro che non si arrecavano di buona voglia a
lasciarsi scannare o trafiggere dal ferro. Perlochè
Seneca (3) contraffacendo le voci di coloro che
assistevano a questo sanguinolento spettacolo, scrive:
Occide , ure , 'verbera. Quare tam timide incur-
rit in feiTum ? quare parum audacter occidit ?
quare parum Ubenter moritur? Fa dunque di
mestieri che questo gladiatore avesse mostrato
coraggio e intrepidezza grande nell' incontrare la
morte, e fosse di quelli , de' quali dice lo stesso
.Cicerone (4)-" Quis mediocris gladiator inge-
muit? quis vultum mutavit unquam? quis non
modo stetitj 'verum etiam decubuit turpiterì
(1) Cic. ^ Tuscul. , libr. 2^ verso la fine.
(2) T. Livio, lib. 9^ cap. 4o.
(3) Sen. , epist. j.
(4) Cic. , Tuscul. , lib. •}. , verso il fine.
Museo Capitolino, Voi. III. a
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