Il Museo capitolino - Warburg Institute

pariicolari , lasciando a parie la confusa origine
di lui- il quale i podi moltiplicarono di maniera,
che Diodoro e Filoslralo s' indussero a credere
essercene siati tre diversi , e Cicerone sino a cin-
que , tulli vari fra loro ( i ) , ma che però credo
che si potessero facilmente ridurre ad un solo.
Viene in essa rappresentato di giovenile aspet-
to e nmliebre. Così ce lo mostrano quasi tutti i
monumcnii che di questo Dio il tempo ci ha
conservali. Questo era 1' uso comune d' effigiarlo
tanto giovane , che pareva una donna , secondo
: Erat imago sua facie muliebri. E
Albrizio (2)
con grande eleganza cantò Tibullo (5) :
Solis aeterna est Phoebo , Bacchoque Jui^entay
ed Ovidio • (4)
tibi enim iìicomsumta Juventus ,
M_
W
Tu puer aeternus ,
tu formosissimus.
Ma più particolarmente ci rappresenta la sua bel-
lezza Callislraio , descrivendo la slalua che ne
aveva fatta Prassitele. Ecco le sue parole (5):
Ui' bè dv^ripÒQj a^pÓTy}TOQ yè^ov^ ìiiépo peó^svoQ^
OLOV àvTÒQ FjVpim^y;;(; , sv ^dn^aic elBo'jtOLTiffaQ ^
i^épf^ve. ^f/iwTOC ^è s^Tt^^EOQ , 6 Bii ficù 'JZCLVTÒc.
^v £7téxeiva, ^àvfjbaroQ , iiBovvig à'piévai rr^v v?.ì^v
(1) Filostrat. ^ Yit. d'Apollonio, lib. 2, cap. 8. Dio-
dor. Sicul. , lib. 5 , cap. 62. Cicer. , Della Nat. degli Dei,
lib. 3.
(2) Albriz. y Imag. , cap. '22.
(5) Tibull. , lib. I ^ elcg. 4;
(4) Metamorf. ^ lib. 4, v. 17.
(5) Callisti-. , Statue , 11. 8.
v". 53.