Il Museo capitolino - Warburg Institute

effigiato , perchè essendo venuti gli Egizi in di-
sputa co" Persiani , che adoravano il fuoco , quale
de' loro Dei fosse il più potente , gli Egizi for-
marono questo loro di terra, e assai corpacciuto,
ma tutto traforato di piccoli buchi rliurati con la
cera, e sopra datogli il colore, e poi l'empirono
d' acqua. Venuti alla prova della potenza di que-
sti Dei , fu messo Canopo nel fuoco , il quale
strutta la cera , ed aperti i buchi ed esciiane l'ac-
qua , spense il fuoco , onde Canopo rimase vinci-
tore. Questo nostro è di basalie , qual era quello
che r Aldrovandi (i) vide in casa di niesser Gen-
tile Delfino , e che egli così descrive ; In una sala
di sopra è una statua di marmo nero ; dicono
che sìa di Canopo Dio d^ Egitto , perchè Ca-
nopo è una delle foci del Nilo , e i Gentili a
tutte le cose attribuivano le Deità ^ e le diriz^
zavano le statue. E un altro ne vide presso il ce-
lebre cardinale di Carpi (2) , cioè una testa di
pietra verde egiziaca creduta di Canopo.
Può esser dunque che il Canopo eretto da Adriano
nella sua villa fosse un tempietto dedicato a que-
sto nume , e per concomitanza alle altre Deità egi-
ziane , delle quali avesse ivi posti i simulacri , e
le cose appartenenti al loro culto j come sono le
statue de' loro sacerdoti con gli abili e gli stru-
menti da essi adoperati ne' sacrifizi e nelle loro
processioni , delle quali ne abbiamo una minuta
(1) Aldrov. , Stai, di Roma; a cart. i5G.
(2} Lo slesso ; pag. 2o5.