Il Museo capitolino - Warburg Institute

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i8o V aria , la rende salubre e buona. Pausauia accor- dandogli tutte queste cose, gli dimostrava però non esser questa opinione solamente propria dei suoi cittadini , ma ancora de' Greci , poiché in vm piccolo castello de' Sicionj si ritrovava una statua d' Esculapio dedicata alla Salute. Chi mai non sa con quanta venerazione fosse onorato questo nume in Epidauro , dove aveva un tempio famosissimo dedicato a lui e alla sua mo- glie Epione (i), e che un altro pure ne aveva nella Messenia (2) comune con le sue figliuole ? Io non islarò a far minuta descrizione de' simulacri di questo Dio , essendone rimasi a nostri tem- pi moltissimi. Dirò solamente di quelli che con- tengono qualche particolarità. In Epidauro, al ri- ferire dello stesso Pausauia (5) , era una certa statua d' Esculapio, della quale non sì sapeva ne l'artefice , ne la materia , cioè se fosse di legno di metallo , non se ne vedendo altro che la fac- cia , le mani e i piedi , essendo nel restante co- perta con una tunica di lana e col manto. A questa era vicina la statua d' Esculapio Gortinio con veri serpenti , della quale il medesimo autore scrive che le persone per timore di quegli animali non volevano accostarsele. Ma nello stesso luogo n' era una più famosa , opera di Fidia , secondo Atenagora (4), e che con una mano premeva il (1) Pausan. , lib. 2, cap. 29, pag. l'^'j. ("2) Lo stesso, Ijb. 4? cap. 5i ^ pag. 358. (5) Lo stesso, lib. 2^ cap. 11^ p. iSy. (4) Atenag. ; Legazione pe' Cristiani , T:ap. 17^
i8i capo di un serpe, e aveva ai piedi un cane, il quale non solo alle statue, ma anche a' suoi templi si soleva porre, perchè, secondo Pesto (i) > uberibus canis fuit niitritus. Una bellissima descrizione della maniera , nella quale soleva rappre- sentarsi , ci è stata conservata da Alhrizio (2) fi- losofo nel suo libro Delle Immagini degli Dei, in queste parole : Ejus imago erat homo quidam cum barba valde prolioca: indutiis habitii me- dici^ sedens , in cujus sinii erant pyocides un- guentoriim , et alia instrumeitta ad medicwn peHinent.ia ; cujus manus deoctra barbam tene- hat , sinistra baculum cum serpente gestabat intorto. Con questa descrizione conviene in parte una statua di questo Dio , che è negli appartamenti terreni del Contestabil Colonna. In essa Esculapio, appoggiato con la destra sul solito bastone, tiene nella sinistra mano un piccol vaso. Presso i Focesi (3) si ritrovava un simulacro li Esculapio Arcageta , con una barba cos'i lunga, :he superava la misura di due piedi e mezzo, li ihe in fatti Esculapio portasse la barba , ce lo estificano Cicerone e Valerio Massimo , il quale crive che Dionisio comandò che si radesse la )arba d' oro all' Esculapio d' Epidauro , dicendo lon esser conveniente che il figliuolo fosse bar- mto , mentre Apollo suo padre in tutti i templi (i) Fest. , V. Esculapio. (i) Albriz. , De Deor. Imaginib. (5) Pausala., lib, 10^ cap. Zv>. , p. 819.
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455 pROSERPiNA , cercata da Cerere
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