Il Museo capitolino - Warburg Institute

SOL CALET IG^E MEO . FLAGRAT ^EPTVNVS IN YNDIS;
PENSA DEDI ALCIDAE . BACCnVM SERVIRE COEGI.
QVAMVIS LIBER ERAT FECI SERVIRE TONANTEM.
QVAMVIS LIBER ERAT MARTEM SINE MARTE SVBEGI.
Adunque sembra che anche prima di Giove io
dovessi collocare questo simulacro nella mia opera,
tanto più che presso i Tebani (i) si venerava pel
più antico, giusta il testimonio del Rodigino: Scita,
ni fallar , dignissimum est apud Thehanos Ge-
neris sinndacra fidsse vetustate miranda , ut
quce ah harmonia credantur dicala. Antichis-
simo doveva essere eziandio quel simidacro collo-
cato negli Orli Venerei dell' Attica , essendo fatto
à foggia d'un* erma, che è la pnma guisa con
cui gli antichi rappresentassero i loro Dei (2); e più
antico ancora quello di Pafo, che altro non era
che una candida piramide (5), come si ha da Mas-
simo Tirìo. Forse anche io doveva parlare di que-
sta Dea dopo l' Oceano , essendo , secondo i mi-
tologi , nata da esso ; ma io ho stimato meglio di
andar dietro all'opinione più comune e più vol-
gare che e' insinuano i poeti che fin da fanciidli
iihbiamo avuti per le mani , e de' cui sentimenti
siamo Stati imbevuti fino dalla prima età. La mi-
tologia , che di tenebre si empiè nel comunicarsi
a vari popoli , moltiplicò questa deità , come avea
fatto dell'altre. Cicerone (4) ne numera quattro,
(i) Gel. Rodig., lib. 14, cap. 6.
(2) Pausan. , lib i , cap. 19, p- 44*
(5) Mass. Tir., Dlssert. 8 , § 8 , p. 87.
(4) Cic, De ]^lat. Deor.; lib. 5.