Il Museo capitolino - Warburg Institute

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Plutarco (i) e in Luciano (2), e altrove si è ac-
cennato , che tra le cose mistiche di questa Deità
ci aveva luogo quel vaso, detto situla , che si
•vede in mano alle statue egizie, e che ha questo
nostro sacerdote. Talvolta era liscio e senza verun
intaglio , talora v' erano sopra incisi molti gero-
glifici , come quello già rammemorato , che spiegò
eruditamente il P. Martin. D' uno simile parla
Apuleio stesso nel luogo accennato , dicendo : Sed
et ad istum piane modum fulgente auro figvra-
TA Yh^YLA , faberrime cavata, fundo (juam ro-
tundo , miris extrinsecus simvlacris AEGypTiORvr.i
EFFIGIATA.
Questo vaso talora era pieno d'acqua pura,
con la quale i sacerdoti si aspergevano ; e per
esser sicuri che ella non fosse sporca o avvele-
nata , ma limpida e salutifera , avevano l' attenzione
di prender di quella , onde avesse bevuto l' uccello
Ibi , che non beveva se non acqua perfettamente
pura , le quali cose si possono raccogliere da Eba-
no (5). Di ciò Celio Rodigino (4) apporta questa
ragione : Qui sacerdotia gerunt movibus Aegj-
ptlorum , ostendunt res omnes e liquoris pote-
state consistere^ quum hydria ad templvm casta
religione praefektvr. Clemente Alessandrino (5)
(i) Fiutar.^ D' Iside e Osiride.
(2) Lucian. , Della Dea Siria.
(5) Eliano, Degli Anim. , lib. 7, cap. 4*^-
(4) Cel. Rodig., lib. 27 , cap. 4^-
(5) Clem. Aless. , Strom. ^ lib. 6 ; p. iQg-