Il Museo capitolino - Warburg Institute

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stampa di questa memoria sepolcrale cosi rotta e
spezzata, come era , ma però con la testa, la quale
manca nelle altre stampe impresse prima che egli
pubblicasse questa sua opera. Vero è che è una
testa d* uomo attempalo con lunga barba ,
dove che
quella che di presente si vede aggiunta al nostro
marmo , è di giovanetto , quale è rappresentata in
questa tavola LXV. Lo stesso Ficoroui racconta
iniienuamenle , come fosse trovata la testa di vec-
chio , e perchè egli credè che fosse quella di Ba-
tillo. Dice per tanto che intorno al Columbario
suddetto di Livia , essendo di poi nello zappar la
terra stati trovati molti frammenti di statue , piedi
mani , capi staccati da' bassirilievi , inscrizioni e
urne spezzate , egli avendo veduta una testa un
poco più grande dell' altre , gli parve che potesse
esser quella di Batillo j e riportatala sul busto
vide che combacciava per 1' appunto , e conobbe
che senza fallo era la sua. Io ci aggiungo un' al-
tra ragione , ed è , che essendo questo Batillo Im~
mune (i), non poteva esser cotanto giovanetto,
non si concedendo questa immunità se non dopo
molti anni di servizio j e forse dopo aver acqui-
stato il titolo di V^eterano , come ne sospetta U
sig. Gori (2). Per lo contrario non so , se si adatti
a' tempi d' Augusto , e a quelli poco avanti e poco
dopo di lui la lunga barba che ha la testa cre-
duta di Batillo dal Ficoroni. Certo è che dai tempi
~ - -
(0 Gori ^ Mon. Liv. , n. ccxv.
{i) Ivi al n. I.
I I
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