Il Museo capitolino - Warburg Institute

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Nota.
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due statue delle tavole LXXVI e LXXVII
sono , giusta il Winckelmann , del secondo stile
dell' arte degli Egizi , cioè scolpite dopo che l'Egitto
fu sottoposto alla potenza dei Greci , i quali ap-
portarono colà le arti loro, adottando le costu-
manze egiziane (V. Storia dell'Arte, I,pag. iii,
e Monum. Ant. Ined. , Trat. prel. , p. xxc ). Del me-
desimo secondo stile egiziano è pure la statua della
tav. LXXIX , allontanandosi il volto alquanto dalle
usale forme egiziane , tranne la bocca ripiegata
all' in su e 'i mento assai corto ; indizi dello stile
antico. Questa statua ha gli occhi incavati, e sem-
bra che dovesse contenere occhi di altra materia.
Anche la seguente della tav. LXXX appartiene al
suddetto secondo stile , avvicinandosi anzi il di lei
volto ancor maggiormente alla forma greca. La
statua della tav. LXXXI venne pure pubblicata
dal Caylus , voi. II, 3g , senza però accorgersi
che era la stessa che questa qui illustrala dal Bot-
tari , stante il cattivo disegno avutone. Pretende il
Caylus che sia dei tempi antichissimi della Gre-
cia , alloraquando la scultura era somigliante a
quella d'Egitto: ma il Winckelmann si oppone ad
una tal opinione, e la ritiene fatta ai tempi d'Adriano
air uso egizio , e del medesimo stile che l' Antinoo
della tav. LXXV sopra illustrata ( Y. Storia del-
l' Arte, IH , p. 255).
Riflettasi altresì che la lesta di questa statua è
moderna e lavorala a capriccio, L! origmale sua