Il Museo capitolino - Warburg Institute

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e il Casaubouo e il Salmaslo clie vi hanno fatti
amplissimi ed eruditissimi conienti , non ne fanno
parola. Si sa che Canopo era il nocchiero , o sia
il piloto di Menelao , che morto per una morsi-
catura di serpe , fu da esso sotterrato in un' isola
presso alla foce del Nilo , che perciò fu detta Ca-
nopo, come si ha da Aristide (i) e da S. Epi-
fanio (2). Ma Aristide vuole che quell' isola avesse
un tal nome prima che vi sbarcasse Menelao (3)j
ne lontano dal suo parere fu anche Plutarco (4)-
E altresì Canopo (5) nominata una stella grande
e chiara non veduta dagli abitatori dell' Italia. Ma
comunque sia , fu venerato come Nume presso gli
Egizi. 11 suo simulacro ci vien descritto nella sua
storia da Eusebio (6) , dicendo che aveva i pic-
coli piedi , e il collo corto , e quasi il capo at-
taccato al busto , la pancia grossa come una pen-
tola , e nella stessa guisa grosse le schiene e ro-
tonde , con!e si vede di basalie nel nostro Museo,
inciso nella tavola LXXXII , e in una tavola presso
il Gausseo (7). Il nostro per di più è tutto inta-
gliato di varie figure. Nel mezzo è il Dio Api in
forma di bue , con sotto lo scarafaggio che ab-
branca il fior di loto , e sopra ha due allodole
(i) Appresso Strab. Geograf. , lib. l'j.
(•Jt) S. Epiph. ^ Ancorai., u. cviii.
(3) Casaub. , nelle note a Strabene^ lib. i-j^ p. 801.
(4) Plut.^ d'Iside e Osir. ^ p, 555.
(5) Strabon.^ lib. 2 , p. 119.
(G) Ruffin., Istor. Eccles. ^ lib. 2, cap. 26.
(7) Caus.^ Mus. Rom.; sect. 2, tab. 5a.