07.04.2013 Views

Scarica in PDF - Facoltà di Lettere e Filosofia

Scarica in PDF - Facoltà di Lettere e Filosofia

Scarica in PDF - Facoltà di Lettere e Filosofia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

200<br />

GIANLUCA PITTALIS<br />

biotico a perpetuare la propria esistenza, a presc<strong>in</strong>dere dal vantaggio<br />

o svantaggio economico che può derivare all’uomo.<br />

8. Inter<strong>di</strong>pendenza e cooperazione. – A questo punto dovrebbe emergere<br />

chiaramente la profonda concezione ecocentrica che caratterizza<br />

il pensiero <strong>di</strong> Leopold. È l’ecosistema <strong>in</strong> quanto tale ad essere moralmente<br />

rilevante ed, altresì, sono tutti i membri della comunità biotica<br />

a possedere un valore morale <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seco. Da questo punto <strong>di</strong> vista,<br />

allora, quella relazione dell’ecosistema che possiede una razionalità<br />

conformata come quella umana, è chiamata <strong>in</strong> causa al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> cooperare<br />

con le altre specie per il buon “funzionamento” della comunità<br />

biotica. Questa cooperazione, però, è unilaterale. All’<strong>in</strong>terno della<br />

comunità biotica, <strong>in</strong>fatti, solo l’uomo possiede lo status <strong>di</strong> agente<br />

morale, e per questa ragione egli non deve “affilare la spada” contro<br />

la comunità biotica, ma deve “far luce sul suo universo” ( 71 ); l’uomo<br />

non deve guardare se stesso come un conquistatore della comunità,<br />

ma deve considerarsi come un suo cittad<strong>in</strong>o.<br />

Utilizzando una raffigurazione simbolica cre<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> poter mostrare<br />

come Leopold, a nostro avviso, concepisca il dovere che l’uomo ha all’<strong>in</strong>terno<br />

dell’ecosistema. L’uomo, <strong>in</strong>fatti, può essere considerato come<br />

il “cervello” dell’ecosistema, i corsi d’acqua possono essere considerati<br />

come il suo “sangue”, le foreste come i suoi “polmoni”, gli enti <strong>in</strong>animati<br />

come le sue “ossa”. Ebbene, come il “cervello” dell’uomo si “preoccupa”<br />

<strong>di</strong> tutte le parti dell’organismo che lo compongono, così l’uomo<br />

deve preoccuparsi <strong>di</strong> tutte le s<strong>in</strong>gole relazioni dell’ecosistema e <strong>di</strong> quest’ultimo<br />

<strong>in</strong> quanto tale. Da una particolare angolatura si potrebbe considerare<br />

l’uomo come il re della comunità biotica; ma non perché egli<br />

sia superiore ad essa e ai suoi membri non umani, bensì perché è <strong>in</strong>vestito<br />

<strong>di</strong> una simile responsabilità. Il ruolo nobile del re, <strong>in</strong>fatti, dovrebbe<br />

essere quello <strong>di</strong> preoccuparsi e <strong>di</strong> servire i suoi sud<strong>di</strong>ti. Il mestiere più<br />

nobile <strong>di</strong> tutti, dovrebbe essere quello del servo, giacché Dio stesso è il<br />

primo servitore ( 72 ). Ci pare che con questo spirito Leopold riporti<br />

l’esortazione che Rob<strong>in</strong>son fa a Tristano rivolgendola all’Homo sapiens:<br />

che tu lo voglia o no tu sei un re, Tristano, perché sei uno dei pochi, messi<br />

alla prova dal tempo, che quando se ne vanno non lasciano il mondo uguale<br />

a prima. Imprimi un segno su ciò che lasci ( 73 ).<br />

( 71 ) Cfr. A. LEOPOLD, op. cit., p. 223.<br />

( 72 ) Cfr. Gv 13, 12-16.<br />

( 73 ) A. LEOPOLD, op. cit., p. 223.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!