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MARTA CHESSA<br />

gli strumenti tecnici non sono altro che puri mezzi che si sono sv<strong>in</strong>colati<br />

dalle f<strong>in</strong>alità <strong>di</strong> chi li ha fabbricati per ottenere una autonomia<br />

e una f<strong>in</strong>alità proprie. La tecnica come spesso si ripete è la serva <strong>di</strong>ventata<br />

padrona, il mezzo che si trasforma <strong>in</strong> f<strong>in</strong>e.<br />

Quel che <strong>in</strong> questo modo si <strong>in</strong><strong>di</strong>vidua è la ratio della tecnica, un<br />

fondamento che, <strong>in</strong> ultimo, si riduce nella ragione forte capitalistica<br />

<strong>in</strong> grado <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>rizzare l’uomo e la natura verso f<strong>in</strong>i prestabiliti. L’essenza<br />

della tecnica risulta così def<strong>in</strong>ita secondo un modello determ<strong>in</strong>istico,<br />

ovvero il modello del progresso occidentale, che ha fatto delle<br />

società <strong>in</strong>dustrializzate il sistema politico-razionale migliore.<br />

Nella letteratura contemporanea sul tema <strong>in</strong>com<strong>in</strong>cia a porsi il<br />

problema oltre che <strong>di</strong> proporre una <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e sistematica che metta<br />

ord<strong>in</strong>e tra le <strong>di</strong>verse immag<strong>in</strong>i filosofiche della tecnica, anche quello<br />

<strong>di</strong> confrontare, me<strong>di</strong>ante specifiche chiavi <strong>di</strong> lettura, i para<strong>di</strong>gmi filosofici<br />

e le fonti letterarie sulla questione, e contemporaneamente<br />

<strong>di</strong> <strong>in</strong>dagare all’<strong>in</strong>terno del vasto campo delle scienze umane. Un<br />

esempio recente <strong>in</strong> questo senso viene dal volume <strong>di</strong> Michela Nacci,<br />

Pensare la tecnica, che propone un panorama molto articolato nel<br />

quale la tendenza a considerare la tecnica sotto un unico para<strong>di</strong>gma<br />

è oggetto <strong>di</strong> una analisi e <strong>di</strong> una critica approfon<strong>di</strong>te.<br />

Ne emergono <strong>in</strong>teressanti <strong>di</strong>st<strong>in</strong>zioni e classificazioni per chi voglia<br />

orientarsi entro la fitta trama ormai secolare <strong>di</strong> posizioni e <strong>di</strong>scussioni<br />

filosofiche, letterarie e sociologiche del secolo scorso. Se<br />

<strong>in</strong>fatti generalmente la riflessione novecentesca è accomunata dal<br />

fatto <strong>di</strong> considerare la tecnica sotto l’unico para<strong>di</strong>gma del concetto<br />

moderno <strong>di</strong> dom<strong>in</strong>io, mettendo tra parentesi le <strong>di</strong>fferenze tra i <strong>di</strong>versi<br />

tipi <strong>di</strong> tecniche, oggi, specialmente grazie all’apporto teorico<br />

fornito dagli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> matrice sociologica e antropologica, e alle possibilità<br />

storiche offerte dalle nuove tecnologie della comunicazione,<br />

si apre la possibilità <strong>di</strong> una svolta teorica <strong>di</strong> notevole <strong>in</strong>teresse che<br />

sposta e mo<strong>di</strong>fica i conf<strong>in</strong>i del <strong>di</strong>battito filosofico.<br />

Un altro caso, per citare un esempio <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa estrazione culturale,<br />

si può <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare nella posizione dello stu<strong>di</strong>oso americano Andrew<br />

Feenberg. Nelle sue analisi egli cerca <strong>di</strong> tenere conto sia del<br />

tra<strong>di</strong>zionale atteggiamento filosofico nei confronti della tecnica sia<br />

dei nuovi stu<strong>di</strong> nell’area del costruttivismo e della sociologia sostenendo<br />

che non si deve necessariamente scegliere tra la ragione forte<br />

e universale, che appartiene a quella che egli def<strong>in</strong>isce l’immag<strong>in</strong>e essenzialista<br />

della tecnica, e una razionalità “debole” o “locale”, che appartiene<br />

alla sua immag<strong>in</strong>e antropologica e costruttivista, poiché entrambe<br />

fanno ugualmente parte del reale funzionamento della tecnica.<br />

La tecnica <strong>in</strong>fatti, secondo lo stu<strong>di</strong>oso americano, si regge ne-

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