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La Sicilia babba <strong>di</strong> Gesualdo Bufal<strong>in</strong>o<br />

403<br />

domenica all’altra imparai ad amare la mia terra e, se non la sua gente,<br />

troppo simile a me perché mi piacesse, i suoi rusticani e pur mirabili monumenti<br />

( 24 ).<br />

Con la s<strong>in</strong>golare caratteristica <strong>di</strong> paesi e città ancora “a misura<br />

d’uomo”, i do<strong>di</strong>ci comuni iblei sembrano dunque <strong>in</strong>carnare il mito<br />

leopar<strong>di</strong>ano della “piccola città” <strong>in</strong> cui è possibile <strong>in</strong>staurare rapporti<br />

non superficiali con gli uom<strong>in</strong>i e le cose e provare sentimenti autentici<br />

e profon<strong>di</strong>, preclusi dalla vita alienante delle gran<strong>di</strong> città. Ciò ha<br />

maggior rilevanza se si considera che queste “piccole città” appartengono<br />

ad una sorta <strong>di</strong> zona circoscritta, la cui prerogativa era f<strong>in</strong>o a<br />

non molto tempo fa, e lo è tuttora anche se <strong>in</strong> misura m<strong>in</strong>ore, quella<br />

<strong>di</strong> essere una prov<strong>in</strong>cia tranquilla e laboriosa, ospitale e gentile, dai<br />

costumi pacati e del tutto refrattari alla violenza:<br />

Una prov<strong>in</strong>cia che gli altri siciliani chiamano «babba», con un sorriso.<br />

«Babba» vuol <strong>di</strong>re bonaria, <strong>in</strong>nocente, ed è epiteto meritato, se è vero che<br />

qui negli ultimi <strong>di</strong>eci anni il numero dei morti ammazzati è vergognosamente<br />

basso, rispetto a qualunque altro sito dell’isola ( 25 ).<br />

Le ragioni dell’esistenza <strong>di</strong> questa oasi felice <strong>in</strong> cui la mafia non<br />

ha messo ra<strong>di</strong>ci sono molteplici, e tali da determ<strong>in</strong>are quasi una<br />

spaccatura, ben delimitata tra l’altro da precisi conf<strong>in</strong>i, tra la zona<br />

occidentale, più torva e turbolenta, e quella orientale o ionica, come<br />

preferisce denom<strong>in</strong>arla Bufal<strong>in</strong>o per sottol<strong>in</strong>earne la derivazione greca.<br />

Oltrepassando il fiume-arg<strong>in</strong>e contro la piena del male isolano<br />

per eccellenza («c’è una specie <strong>di</strong> conf<strong>in</strong>e ideale, l’Ippari della mia<br />

<strong>in</strong>fanzia, ora ridotto ad un greto <strong>di</strong> sassi, tra Comiso e Vittoria, e<br />

cioè tra questa Sicilia “babba” e il resto») ( 26 ), ci si <strong>in</strong>troduce <strong>in</strong> quell’area<br />

compresa tra le prov<strong>in</strong>cie ragusana e siracusana il cui progressivo<br />

assottigliarsi lo scrittore lamenta con desolazione.<br />

Il mancato costituirsi del latifondo, con<strong>di</strong>zione privilegiata per<br />

l’allignare dell’orig<strong>in</strong>aria mafia agrario-rurale, spiega perché questa<br />

zona goda <strong>di</strong> un simile privilegio. Se è vero poi che le <strong>in</strong>vasioni dei<br />

popoli più <strong>di</strong>sparati avvicendatisi nell’isola lungo i secoli hanno lasciato<br />

il loro segno, ecco che un altro fattore si aggiunge a determ<strong>in</strong>are<br />

il carattere e l’<strong>in</strong>dole dei siciliani <strong>di</strong> parte orientale: l’ere<strong>di</strong>tà<br />

( 24 ) G. Bufal<strong>in</strong>o, Carri <strong>di</strong> notte, <strong>in</strong> La luce e il lutto, cit., pp. 1265-1266.<br />

( 25 ) G. Bufal<strong>in</strong>o, La Contea <strong>di</strong> Mo<strong>di</strong>ca, cit., p. 99.<br />

( 26 ) M. ONOFRI, Gesualdo Bufal<strong>in</strong>o, ovvero la geometria delle passioni, “La Voce<br />

Repubblicana”, 6-7 maggio 1988, p. 7.

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