07.04.2013 Views

Scarica in PDF - Facoltà di Lettere e Filosofia

Scarica in PDF - Facoltà di Lettere e Filosofia

Scarica in PDF - Facoltà di Lettere e Filosofia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

284<br />

PIETRO SALIS<br />

mente costitutiva e non regolativa dei nostri orizzonti <strong>di</strong>scorsivi. Ad<br />

ogni modo Rorty ritorna nel medesimo deficit <strong>di</strong> razionalità <strong>in</strong> cui lo<br />

poneva la critica precedente relativa ad una semplicistica ed irragionevole<br />

assimilazione <strong>di</strong> ragione e strumentale assolvimento <strong>di</strong> compiti;<br />

se siamo <strong>in</strong>fatti guidati solo dall’ideale adattivo, allora siamo<br />

privi <strong>di</strong> strumenti per una critica razionale dei nostri f<strong>in</strong>i (ciò che<br />

contenutisticamente <strong>in</strong>ten<strong>di</strong>amo come ideale adattivo), un’opzione<br />

che qu<strong>in</strong><strong>di</strong> anche da questo punto <strong>di</strong> vista riduce la razionalità a<br />

semplice articolazione <strong>in</strong>terna delle nostre attività.<br />

3. Habermas versus Rorty: idealizzazioni, naturalizzazione e spazio delle<br />

ragioni. – Habermas legge Rorty come un tentativo ra<strong>di</strong>cale <strong>di</strong> fuoriuscita<br />

dalla metafisica, un tentativo che vuole ra<strong>di</strong>calizzare <strong>in</strong> questo<br />

senso la svolta l<strong>in</strong>guistica f<strong>in</strong>o a <strong>di</strong>ssolvere ogni trascendenza. Per Habermas<br />

la strategia <strong>di</strong> Rorty è viziata da una comprensione antirealista<br />

della conoscenza e mira a provare “che la filosofia analitica rimane prigioniera<br />

dell’<strong>in</strong>cantesimo della metafisica contro cui si batte” (J. HA-<br />

BERMAS, Richard Rorty’s pragmatic turn, cit., p. 34). Ma al <strong>di</strong> là <strong>di</strong><br />

quello che è l’obiettivo forte del pensiero <strong>di</strong> Rorty, ciò che maggiormente<br />

turba Habermas è la constatazione per cui “<strong>di</strong>versamente da<br />

Putnam, […], Rorty non vuole prendere <strong>in</strong> considerazione […] [i]<br />

processi <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento con il concedere che le pratiche <strong>di</strong> giustificazione<br />

siano guidate da un’idea <strong>di</strong> verità che trascende il contesto<br />

giustificatorio <strong>in</strong> questione” (ivi, p. 45). Secondo Habermas, Rorty<br />

“rigetta completamente l’idealizzare concetti limite”, ma, oltre a ciò,<br />

“<strong>in</strong>terpreta la <strong>di</strong>fferenza tra giustificazione e verità <strong>in</strong> modo tale che<br />

un parlante sia preparato <strong>in</strong> pr<strong>in</strong>cipio a <strong>di</strong>fendere i suoi punti <strong>di</strong> vista<br />

non solo qui ed ora ma anche <strong>di</strong> fronte ad un altro u<strong>di</strong>torio” (ibid.).<br />

Per Habermas questo è ancora coerente con la lodevole <strong>in</strong>tenzione <strong>di</strong><br />

Rorty <strong>di</strong> puntare ad un’espansione <strong>in</strong>def<strong>in</strong>ita del <strong>di</strong>alogo, e <strong>in</strong>fatti ciò<br />

che sembra turbarlo non è il rifiuto rortiano delle idealizzazioni. Ad<br />

esempio, la strategia <strong>di</strong> Rorty per cui tutte le idealizzazioni si neutralizzano<br />

‘dovendo’ partire da qualcosa <strong>di</strong> familiare – “solitamente esso è<br />

‘noi’, cioè, la comunità con cui siamo familiari” – per Habermas è una<br />

buona obiezione per Putnam, aggirabile <strong>in</strong>vece dalla sua posizione<br />

(ivi, p. 46). Infatti per Habermas l’idealizzazione delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

giustificazione non deve avere come punto <strong>di</strong> partenza le “<strong>in</strong>time caratteristiche<br />

della propria cultura” ma, più ragionevolmente può partire<br />

dalle “caratteristiche formali e processuali del <strong>di</strong>scorso”, caratteristiche<br />

che si possono “trovare <strong>in</strong> tutte le culture” (ibid.). Dopo questa<br />

<strong>di</strong>fesa della propria via all’idealizzazione, prende <strong>in</strong> esame il ‘naturali-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!