07.04.2013 Views

Scarica in PDF - Facoltà di Lettere e Filosofia

Scarica in PDF - Facoltà di Lettere e Filosofia

Scarica in PDF - Facoltà di Lettere e Filosofia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

424<br />

GIANNETTA MURRU CORRIGA<br />

– fai s’acqua a su trigu (fare l’acqua al grano): il giorno precedente la<br />

molitura si aspergeva d’acqua il grano contenuto <strong>in</strong> sa crobi, rivoltandolo<br />

ripetutamente e poi lasciandolo “riposare”, così da ricavarne<br />

maggior quantità <strong>di</strong> far<strong>in</strong>a.<br />

La tra<strong>di</strong>zionale “lavatura” del grano non era dunque una semplice<br />

pratica igienica, ma era un’operazione cruciale, che dava l’avvio ad<br />

una serie concatenata <strong>di</strong> eventi biochimici: arrivando al “cuore” della<br />

cariosside, l’<strong>in</strong>umi<strong>di</strong>mento ne favorisce, <strong>in</strong>fatti, la rapida germ<strong>in</strong>azione,<br />

facendo aumentare il glut<strong>in</strong>e, da cui si producono i fermenti<br />

attivi della pasta. La lavatura, o l’<strong>in</strong>umi<strong>di</strong>mento del grano duro hanno<br />

avuto probabilmente orig<strong>in</strong>e proprio dalla necessità <strong>di</strong> rendere<br />

turgide le cariossi<strong>di</strong>, assicurando una spontanea capacità lievitante<br />

alle far<strong>in</strong>e, rendendo <strong>di</strong> conseguenza più malleabile la pasta, e assicurando<br />

pertanto una migliore resa <strong>in</strong> pane.<br />

La proverbiale <strong>di</strong>fficoltà a trasformare l’orzo <strong>in</strong> pane, comunemente<br />

attribuita ad una sua <strong>in</strong>tr<strong>in</strong>seca <strong>di</strong>versità: il vestito, sarebbe<br />

dunque <strong>in</strong> realtà <strong>in</strong> grande misura <strong>in</strong>dotta dai mo<strong>di</strong> culturali della<br />

sua trasformazione per il consumo umano, e precisamente dall’essiccazione,<br />

il primo “duro trattamento” riservato all’orzo; che favorisce<br />

l’elim<strong>in</strong>azione delle glume, rendendolo adatto al consumo umano,<br />

ma nel contempo abbassa il grado <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà dei granelli <strong>in</strong>ibendone<br />

la spontanea capacità germ<strong>in</strong>ativa. Perché l’orzo <strong>di</strong>venti pane è necessario<br />

re<strong>in</strong>tegrare o risuscitare proprio questa capacità, e a ciò ha<br />

provveduto, come vedremo, la scienza empirica delle donne sarde<br />

con l’<strong>in</strong>venzione <strong>di</strong> un lievito d’orzo, su ghimisone o pane’onu.<br />

In Ogliastra (Secci, 1997-98) l’orzo veniva sottoposto, dopo l’essiccazione,<br />

ad un maltrattamento ulteriore, sa pistadura: riempito un<br />

sacchetto con una certa quantità <strong>di</strong> orzo, veniva energicamente sbattuto<br />

sullo scal<strong>in</strong>o della porta <strong>di</strong> casa oppure sopra un sasso. Tale trattamento,<br />

affermano le anziane donne d’Ogliastra, era <strong>in</strong><strong>di</strong>spensabile<br />

per favorire la separazione delle “codette” dalle cariossi<strong>di</strong>, da sottoporre<br />

poi ad una ulteriore cernita. A questa operazione era dest<strong>in</strong>ata<br />

sa saccedda de pistare orgiu (Baunei) o saccedda de strumpai (Talana) o<br />

saccu po scoai s’orgiu (Sadali), sacco <strong>di</strong> pelo <strong>di</strong> capra appositamente<br />

confezionato al telaio dalle donne.<br />

Sa pistadura non veniva però esercitata <strong>in</strong> Barbagia; non solo nei<br />

paesi come Fonni, dove le donne hanno selezionato una varietà <strong>di</strong><br />

( 7 ) Un’anziana <strong>di</strong> Sadali, comunità al conf<strong>in</strong>e tra Barbagia e Ogliastra, ricorda<br />

che, una volta lavato il grano alla fontana e fatto scolare nei cesti <strong>di</strong> canne, lo lasciava<br />

“riposare” per alcune ore dentro sacchi <strong>di</strong> l<strong>in</strong>o, per aumentarne la resa, facendolo<br />

<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e xuttai e arridai (asciugare ed essiccare) al sole (Meloni, 1996-97).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!