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SPECIE UMANA - Salute e libertà si conquistano ogni giorno

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Innanzi tutto hanno una dentatura enormemente diversa dalla nostra:<br />

come abbiamo visto nel capitolo relativo all'anatomia comparata, GLI ERBIVORI<br />

HANNO UNA DENTATURA SELENODONTA, (addirittura anche a "raspa") capace di<br />

una macerazione meccanica opportuna della pianta erbacea, e capace anche di<br />

lavorare le fibre di cellulosa in modo tale da poter essere digerite succes<strong>si</strong>vamente,<br />

cosa che noi con la nostra dentatura bunodonta non pos<strong>si</strong>amo fare.<br />

I MOLARI SELENODONTI DEGLI ERBIVORI, sempre in maniera del tutto opposta ai<br />

nostri molari bunodonti, SONO A CRESCITA ASSOLUTAMENTE CONTINUA.<br />

La mascella è strutturata per BASCULAZIONE MASTICATORIA ACCENTUATISSIMA E<br />

LATERO-ROTATORIA (sempre in maniera estremamente diversa dalla specie umana,<br />

in cui la mascella, come abbiamo visto, è strutturata per una basculazione<br />

masticatoria che non solo è leggeris<strong>si</strong>ma e solo laterale ma assolutamente non<br />

rotatoria) proprio per permettere ai molari selenodonti (e non bunodonti come quelli<br />

umani), e specialmente alle cuspidi a mezzaluna disposte proprio come una "raspa"<br />

efficacis<strong>si</strong>ma, di procedere con un'azione biomeccanica sulla struttura delle fibre<br />

cellulo<strong>si</strong>che che consente l'indispensabile per<strong>si</strong>no triturazione finis<strong>si</strong>ma della pianta<br />

erbacea.<br />

Una volta giunta, la pianta erbacea modificata, nello stomaco, L'ERBIVORO HA, poi,<br />

ESATTAMENTE L'ENZIMA CHE SERVE PER DIGERIRE LA CELLULOSA, cioè LA<br />

CELLULASI, enzima che alla nostra specie, MANCANDO ASSOLUTAMENTE, dimostra<br />

(ancora una volta, ed in<strong>si</strong>eme a tantis<strong>si</strong>me altre caratteristiche fi<strong>si</strong>ologiche) che NON<br />

POSSIAMO ESSERE NEMMENO ERBIVORI, e, di conseguenza, LA <strong>SPECIE</strong> <strong>UMANA</strong> NON<br />

È ANATOMO-FISIOLOGICAMENTE ADATTA NEMMENO ALLE COSIDDETTE<br />

“VERDURE”.<br />

Ma la struttura della cellulosa è talmente energeticamente coe<strong>si</strong>va che addirittura<br />

l'enzima cellula<strong>si</strong> non è sufficiente, e per questo motivo GLI ERBIVORI, NEL LORO<br />

SISTEMA DIGERENTE, HANNO UNA TIPOLOGIA PARTICOLARE DI BATTERI (che,<br />

ancora una volta, LA <strong>SPECIE</strong> <strong>UMANA</strong> NON HA ASSOLUTAMENTE) che aiutano in<br />

continuazione alla scis<strong>si</strong>one molecolare della cellulosa.<br />

Dopo queste, che sono solamente alcune delle enormi differenze tra un <strong>si</strong>stema<br />

digerente adatto alle "verdure" e quello della specie umana, come fase succes<strong>si</strong>va, la<br />

pianta erbacea, così modificata, deve passare attraverso una struttura enterica<br />

ANCORA ESTREMAMENTE DIFFERENTE.<br />

Infatti, ad esempio, la digestione delle piante erbacee ha succes<strong>si</strong>vamente bisogno<br />

anche, appunto, di una complessa fase di digestione enterica, che può avvenire solo ed<br />

esclu<strong>si</strong>vamente in un intestino a fi<strong>si</strong>ologia erbivora, che, inoltre, deve avere una<br />

lunghezza di OLTRE 24 VOLTE LA LUNGHEZZA DEL TRONCO (anche questo DEL<br />

TUTTO CONTRARIAMENTE a quello umano, il cui intestino, oltre a possedere una<br />

FISIOLOGIA assolutamente TIPICA dell'animale FRUTTIVORO, è lungo solo 13 volte la<br />

lunghezza del tronco).

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