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SPECIE UMANA - Salute e libertà si conquistano ogni giorno

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nella specie umana], [la paleobotanica ha reperito resti fos<strong>si</strong>li costantemente<br />

esclu<strong>si</strong>vamente di mele e meli (nel campo della frutta), specialmente a partire da 1,8<br />

milioni di anni fa, anche dal sud dell'Egitto (in zona relativa alla Rift Valley) alla<br />

Svizzera e oltre verso nord].<br />

Che la mela abbia costituito, anche se in quantità diverse, assolutamente l'unico<br />

alimento costante per la specie umana [nella variazione continua di tutte le altre<br />

componenti eco<strong>si</strong>stemiche (trofoaspecifiche), che usava, appunto, come "cibo" di<br />

sopravvivenza], è confermato anche dal dato scientifico di fatto che, proprio negli<br />

ultimi 1,8 milioni di anni, essendo<strong>si</strong> trovata sempre in una <strong>si</strong>tuazione eco<strong>si</strong>stemica in<br />

cui era letteralmente costretta a seguire <strong>si</strong>a l'avanzamento del fronte dei ghiacci<br />

durante <strong>ogni</strong> fase glaciale, e <strong>si</strong>a il succes<strong>si</strong>vo arretramento dei ghiacci stes<strong>si</strong> durante<br />

<strong>ogni</strong> fase interglaciale, <strong>si</strong> è trovata in continuazione in una condizione di qua<strong>si</strong><br />

costante adiacenza ad una zona climatica di fronte dei ghiacci, CHE DETERMINAVA<br />

NEL PROPRIO ECOSISTEMA LA POSSIBILITÀ DI SOPRAVVIVENZA ARBOREA<br />

FRUTTIFERA A FRUTTO POLPOSO TOTALMENTE ESCLUSIVA PROPRIO DELL'UNICA<br />

PIANTA DI QUEL TIPO (IL MALUS, CIOÈ IL MELO) CAPACE (ANCORA OGGI) DI<br />

RESISTERE ALLE TEMPERATURE MINIME, non solo anche tra tutte le rosacee a frutto<br />

polposo, ma per<strong>si</strong>no anche tra tutte le stesse spermatofite angiosperme dicotiledoni a<br />

frutto polposo.<br />

Proprio anche esattamente questa alternanza di periodi glaciali ed interglaciali ha<br />

avuto l'effetto di determinare LA PIÙ POTENTE CO-EVOLUZIONE (cioè evoluzione<br />

parallela con complementarizzazione anatomo-fi<strong>si</strong>ologica) TRA DUE <strong>SPECIE</strong> VIVENTI<br />

almeno in tutto il campo dei primati, che <strong>si</strong> sono necessariamente aiutate a vicenda<br />

anche nella sopravvivenza, <strong>SPECIE</strong> <strong>UMANA</strong> E <strong>SPECIE</strong> ARBOREA MALUS (IL MELO).<br />

Ma uno dei dati scientifici fondamentali è che un'alternanza di maggiore e minore<br />

pres<strong>si</strong>one trofica adattativa po<strong>si</strong>tiva (cioè esclu<strong>si</strong>vamente verso la minima energia,<br />

quindi verso l'assetto di ciclo H, come proprio nel caso tra specie umana e specie<br />

arborea del melo), DETERMINA UN POTENZIAMENTO ENORME DELL'EFFETTO CO-<br />

EVOLUTIVO, e quindi della COMPLEMENTARIZZAZIONE ANATOMO-FISIOLOGICA<br />

TRA <strong>SPECIE</strong> <strong>UMANA</strong> E <strong>SPECIE</strong> ARBOREA DEL MELO, (in misura addirittura crescente,<br />

sempre per<strong>si</strong>no con velocità molto maggiore, a mano a mano che ci <strong>si</strong> avvicina al ciclo<br />

H stesso, come è stato proprio esattamente il caso della specie umana con la specie<br />

arborea del melo), fenomeno filogenetico (ed in parte anche biologico generale) noto<br />

come EFFETTO TROFICO ALTERNATO POSITIVO, detto anche "effetto martello" (così<br />

come, per inserire un chiodo in un muro, una forza, più grande ma costante, applicata<br />

con un martello sul chiodo stesso, è enormemente meno efficace di una forza, anche<br />

di moltis<strong>si</strong>mo più piccola, applicata alternativamente con direzioni opposte, battendo<br />

ad <strong>ogni</strong> ritorno sulla testa del chiodo): è arcinoto,infatti, che l'adattamento trofico,<br />

anche recettoriale generale, è determinato <strong>si</strong>a da stimolazioni trofiche (alimentari)<br />

costanti prolungate (che provocano, però, addirittura una diminuzione di sen<strong>si</strong>bilità,<br />

detta, appunto, adattamento "negativo"), e <strong>si</strong>a dalle stimolazioni trofiche stesse<br />

ridotte, o per<strong>si</strong>no cessate, (che, invece, provocano, del tutto al contrario, addirittura<br />

un incremento della sen<strong>si</strong>bilità mede<strong>si</strong>ma, detta, appunto, adattamento "po<strong>si</strong>tivo"),<br />

co<strong>si</strong>cché, nel caso della specie umana, proprio negli ultimi 1,8 milioni di anni, LA<br />

RIPRESENTAZIONE MAGGIORE ALTERNATA DELL'ASSETTO H NE HA, OGNI VOLTA,<br />

POTENZIATO ULTERIORMENTE IL PERFEZIONAMENTO, FINO ALL'ATTUALE<br />

ASSETTO DI CICLO H PERFETTO (DI MINIMA ENERGIA, CIOÈ MALIVORO).

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