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SPECIE UMANA - Salute e libertà si conquistano ogni giorno

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• ALIMENTAZIONE (e <strong>si</strong>stema di produzione alimentare): NON ADATTA ALLA<br />

<strong>SPECIE</strong> <strong>UMANA</strong>, ancora modello "alimentare" PRIMITIVO POST-GLACIALE, cioè<br />

da onnariano a vegan-crudista.<br />

PARAMETRI-EFFETTO:<br />

• attività:<br />

(l'"alimentazione" aspecifica, come predetto, costringe alla suddivi<strong>si</strong>one dei<br />

compiti, che porta l'attività umana ad essere) basata sul LAVORO COLLETTIVO<br />

CENTRALIZZATO (detto "produzione centralizzata");<br />

• assetto abitativo:<br />

un’unica UNITÀ ABITATIVA DI CEMENTO (o altra muratura), (solito vero e<br />

proprio CONTAINER DI CEMENTO, detto "palazzina", dove ognuno vive in una<br />

stanza), (l'"alimentazione" aspecifica, come predetto, determina una qua<strong>si</strong><br />

totale distruzione delle foreste, e, quindi, anche di legno edilizio);<br />

• abitanti:<br />

numero ECCESSIVO (rispetto a quello adatto alla specie umana), (dovuto alla<br />

costrizione della suddivi<strong>si</strong>one dei compiti: mediamente ALCUNE DECINE);<br />

• grado di <strong>libertà</strong>:<br />

NON AUTOSUFFICIENTE (l'"alimentazione" aspecifica, come predetto,<br />

determina anche ESTREMI bis<strong>ogni</strong> indotti, i quali costringono pure al<br />

COMMERCIO ESTERNO);<br />

• impatto ambientale:<br />

NON ECOLOGICO e NON SOSTENIBILE (dovuto causalmente, come predetto,<br />

all'"ALIMENTAZIONE" ASPECIFICA dei suoi abitanti).<br />

La comune è il SECONDO principale TENTATIVO storico (a partire principalmente da<br />

poco dopo la rivoluzione industriale, intorno ai primi dell'ottocento) DI<br />

SUPERAMENTO del modello insediativo più concentrato ed innaturale in assoluto che<br />

è la città.<br />

Differentemente dalla (vita in) campagna, non esaspera al contrario, rispetto alla città,<br />

il numero di abitanti, ma, mancando specialmente di esperienza pratica in tal senso,<br />

LASCIA, ancora una volta, (come <strong>si</strong> nota, di nuovo, dalla sua stessa suddetta<br />

definizione urbanistica), assolutamente intatte QUASI TUTTE LE CARATTERISTICHE<br />

NEGATIVE FONDAMENTALI DELLA CITTÀ STESSA, sempre anche se con sfumature e<br />

forme diverse, e NE CREA, ancora, DELLE ALTRE DIFFERENZIATE.<br />

La COMUNE, dunque, ancora una volta, È UN MODELLO INSEDIATIVO<br />

ASSOLUTAMENTE INNATURALE per la specie umana, non solo perché mantiene la<br />

STRUTTURA DEL TUTTO TIPICA DELLA PRIMITIVITÀ DISPERATA POST-GLACIALE,<br />

fondamentalmente ASSOLUTAMENTE IDENTICA A QUELLA DISASTROSA DELLA<br />

CITTÀ (<strong>si</strong> nota anche comparando le loro stesse suddette definizioni urbanistiche,<br />

QUASI TOTALMENTE COINCIDENTI), ma anche perché inserisce all'interno del suo<br />

modello insediativo stesso, dei NUOVI ELEMENTI ENORMEMENTE NEGATIVI, che, di<br />

fatto, hanno portato e portano, <strong>si</strong>a storicamente (come ben documentato sui<br />

moltis<strong>si</strong>mi relativi testi) che recentemente, che addirittura attualmente, AL<br />

FALLIMENTO TOTALE E PERSINO DEFINITIVO DI OLTRE IL 99% DI TUTTE LE<br />

COMUNI MAI ESISTITE SULL'INTERO PIANETA.<br />

La causa fondamentale del COMPLETO FALLIMENTO DEL MODELLO INSEDIATIVO<br />

DELLA COMUNE, è in<strong>si</strong>ta nel semplicis<strong>si</strong>mo fatto che la sua STRUTTURA di base non

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