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SPECIE UMANA - Salute e libertà si conquistano ogni giorno

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Stili alimentari e sostenibilità del pianeta<br />

Eco<strong>si</strong>stemica alimentare umana: l'enorme distruttività del <strong>si</strong>stema di<br />

produzione alimentare mondiale attuale è potenziata anche da due delle sue<br />

stesse conseguenze: l'ESIGUITÀ DI TERRITORIO COLTIVABILE e, specialmente,<br />

rispetto alla ENORMITÀ DELLA POPOLAZIONE ATTUALE<br />

A livello eco<strong>si</strong>stemico globale, la problematica relativa alla MANCANZA DI<br />

LETTERALE SPAZIO FISICO, da cui derivano anche il massacro giornaliero per fame,<br />

la qua<strong>si</strong> totalità delle guerre (sono tutt'ora molte decine nel mondo) o le<br />

pericolo<strong>si</strong>s<strong>si</strong>me ten<strong>si</strong>oni internazionali attuali, la tremenda cri<strong>si</strong> urbanistica anche<br />

con i milioni di morti nelle bidonville specialmente del sud del mondo, ecc., è dovuta<br />

ad un motivo molto semplice (strettamente legato alla problematica dello sviluppo<br />

sostenibile, che dovrà far approdare ad una società sostenibile, che poi <strong>si</strong> perfezionerà<br />

nell'obiettivo eco<strong>si</strong>stemico finale: la società naturale): il pianeta è vasto MA LA<br />

SUPERFICIE DI TERRITORIO COLTIVABILE È PICCOLISSIMA (specialmente rispetto<br />

alla enormità della popolazione attuale).<br />

Infatti, sui 51 miliardi di ettari dell'intero pianeta, tolta la superficie coperta dal mare,<br />

rimangono solo 15 miliardi di ettari di terre emerse;<br />

di questi ultimi, sottraendo la superficie coperta dai ghiacci, dai laghi, dai fiumi, la<br />

superficie del territorio montuoso scosceso o roccioso, dei deserti, delle foreste, del<br />

territorio non coltivabile, e di quello costruito (cioè la somma di tutte le città del<br />

mondo ed i restanti <strong>si</strong>stemi urbanistici, le infrastrutture, fino al fabbricato rurale<br />

<strong>si</strong>ngolo), RIMANGONO SOLO MENO DI 1,3 MILIARDI DI ETTARI DI TERRITORIO<br />

COLTIVABILE, i quali sono già al MASSIMO DELLO SFRUTTAMENTO ADDIRITTURA<br />

INTENSIVO.<br />

Modello alimentare onnariano: per 7 miliardi di persone onnariane NON<br />

BASTEREBBERO 7 PIANETI (come la Terra)<br />

L'innaturalità del modello alimentare onnariano è stata finora applicata<br />

fondamentalmente solo fino a 1,2 miliardi di persone (principalmente nel nord del<br />

pianeta), MA SE FOSSE ADOTTATO ANCHE DAI RESTANTI 5,8 MILIARDI DI PERSONE<br />

(principalmente nel sud del pianeta), NON BASTEREBBERO 7 PIANETI PER NUTRIRE<br />

LA <strong>SPECIE</strong> <strong>UMANA</strong>.<br />

Basterebbe solo questo semplicis<strong>si</strong>mo dato di fatto, per dimostrare che la specie<br />

umana non è "onnivora": perché non solo il modello alimentare onnariano non è<br />

sostenibile, ma addirittura è eco<strong>si</strong>stemicamente TECNICAMENTE IMPOSSIBILE.<br />

Identico discorso vale anche per il modello alimentare vegetariano, per quello vegan,<br />

e per quello vegan-crudista:<br />

adottati da 7 miliardi di persone, non solo non sono sostenibili, ma addirittura sono<br />

eco<strong>si</strong>stemicamente tecnicamente ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILI.<br />

Modello alimentare vegetariano: per 7 miliardi di persone vegetariane NON<br />

BASTEREBBERO 6 PIANETI<br />

Infatti, per un <strong>si</strong>stema di produzione alimentare naturale destinato a 7 miliardi di<br />

vegetariani, visto anche che servirebbe un numero ancora superiore di bovini da latte,<br />

anche per i formaggi, e di galline ovaiole, <strong>si</strong>a per il loro maggiore consumo dei

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