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SPECIE UMANA - Salute e libertà si conquistano ogni giorno

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L’EVOLUZIONE PRESERVA LA VITA<br />

Evoluzione, scientificamente, <strong>si</strong>gnifica tendenza ad una STRUTTURA BIOLOGICA<br />

(p<strong>si</strong>cofi<strong>si</strong>ca) ATTA A NON UCCIDERE (né animali né vegetali)<br />

Come abbiamo già visto, <strong>si</strong>ccome qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> <strong>si</strong>stema materiale dell'intero universo<br />

segue il principio fi<strong>si</strong>co della minima energia, compre<strong>si</strong> quindi anche i <strong>si</strong>stemi<br />

materiali viventi, evoluzione scientificamente vuol dire esattamente proprio<br />

"tendenza degli organismi viventi verso una <strong>si</strong>tuazione di minima energia".<br />

Ora, <strong>si</strong>ccome, sempre come abbiamo già visto, vita scientificamente vuol dire<br />

esattamente "nutrizione" (è vivo tutto ciò che <strong>si</strong> nutre, cioè che fa entrare delle unità<br />

strutturali e ne fa uscire delle altre), evoluzione della vita scientificamente vuol dire<br />

esattamente evoluzione della nutrizione.<br />

Infatti l'evoluzione della nutrizione di una qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> specie animale è assolutamente<br />

centrale, proprio a livello strutturale (dall'energia di cui <strong>si</strong>amo composti alla materia<br />

risultante), per assolutamente tutti gli altri aspetti della vita della specie stessa,<br />

compresa la conseguente parte neuronale, quindi anche mentale.<br />

Come vedremo meglio più avanti, i nostri stes<strong>si</strong> pen<strong>si</strong>eri sono fatti letteralmente di<br />

neurotrasmettitori CHE SONO DEL TUTTO DIVERSI PROPRIO A SECONDA DEL TIPO<br />

DI NUTRIZIONE EFFETTUATA, e migliorano di qualità, cioè, ad esempio, da una<br />

prevalenza catecolaminica ad una prevalenza indolaminica sempre maggiore, proprio<br />

man mano che <strong>si</strong> procede, nel caso ad esempio della specie umana, da "cibi" animali, a<br />

"cibi" vegetali, fino alla frutta, ed in particolare mele, caso in cui <strong>si</strong> delinea proprio la<br />

configurazione neurotrasmettitoriale a minima energia, cioè la più serena, piena di<br />

armonia, e che determina la sensazione di felicità.<br />

Tornando alla definizione di evoluzione, tradotto in termini più semplici, se due forze<br />

sono contrapposte è ovvio che sprecheranno molta più energia, anche per<strong>si</strong>no per<br />

stare ferme, rispetto a due forze che spingono nella stessa direzione.<br />

È esattamente per questo motivo che assolutamente tutte le relazioni interspecifiche<br />

predatorie, come carnivorismo, granivorismo, erbivorismo, ecc. (come vedremo<br />

meglio più avanti, nella scienza eco<strong>si</strong>stemica anche granivorismo, erbivorismo ed<br />

analoghi sono forme di predazione esattamente come il carnivorismo),<br />

contrapponendo (lo dice il termine stesso "predazione", da "prendere") addirittura<br />

totalmente, tutta la forza pos<strong>si</strong>bile del predatore (carnivoro, granivoro, erbivoro,<br />

ecc.), che cerca di mangiare la preda animale o la preda vegetale, con tutta la forza<br />

pos<strong>si</strong>bile dell'animale predato o della pianta predata che, ovviamente, non <strong>si</strong> vuole<br />

fare mangiare (come abbiamo visto la pianta difende la sua stessa vita, e difende la<br />

vita dei suoi cuccioli, i semi, con le tos<strong>si</strong>cis<strong>si</strong>me sostanze secondarie), ENTRAMBI<br />

SPRECANO UNA QUANTITÀ ENORME DI ENERGIA PER OTTENERE UNO STATO<br />

VIVENTE (nel caso di granivori, erbivori ed analoghi, <strong>si</strong> tratta di spreco gigantesco di<br />

energie specialmente chimiche, per la vera e propria guerra chimica che avviene<br />

continuamente tra predatore vegetale e vegetale stesso), e quindi sono, per stessa<br />

definizione, proprio le meno evolute in assoluto, esattamente le più primitive che<br />

e<strong>si</strong>stono.

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