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SPECIE UMANA - Salute e libertà si conquistano ogni giorno

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PERFETTAMENTE PRONTI SULL'ALBERO <strong>SPECIE</strong>-SPECIFICO, già perfettamente alla<br />

loro altezza.<br />

La <strong>SPECIE</strong> <strong>UMANA</strong> (e ciò vale anche, in misura minore, per gli altri primati fruttivori)<br />

è, quindi, LA PRIMA <strong>SPECIE</strong> PLURICELLULARE DELL'INTERO PIANETA, non a caso è<br />

la biochimicamente più evoluta, per cui il concetto stesso di "lavoro" è non solo DEL<br />

TUTTO INNATURALE ma addirittura ESTREMAMENTE DANNOSO, e, col tempo,<br />

per<strong>si</strong>no ASSOLUTAMENTE MORTALE.<br />

Di conseguenza, L'UNICA ATTIVITÀ NATURALE DELLA <strong>SPECIE</strong> <strong>UMANA</strong> È SOLO ED<br />

ESCLUSIVAMENTE quello che, in termini moderni, <strong>si</strong> può definire GIOCO (naturale)<br />

(intendendo per esso qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> dinamica di svago naturale, spen<strong>si</strong>eratezza,<br />

divertimento naturale, contemplazione e godimento della natura, la stupenda<br />

interazione spen<strong>si</strong>erata e allegra con le altre persone, in altre parole il semplicis<strong>si</strong>mo<br />

GODERSI NATURALMENTE LA VITA).<br />

La parola "lavoro" è proprio la parola più DEVASTANTE e DISTRUTTIVA che la specie<br />

umana ha dovuto provvisoriamente introdurre dopo le glaciazioni, proprio (come<br />

abbiamo visto nel capitolo relativo alla paleoantropologia moderna) per la assoluta<br />

DISPERAZIONE della stessa estrema difficoltà di SOPRAVVIVENZA IN CARENZA DI<br />

FRUTTA.<br />

È ovvio, quindi, che quanto più il concetto stesso di "lavoro" <strong>si</strong> TOGLIE da un modello<br />

insediativo, tanto più quest'ultimo <strong>si</strong> avvicina alla DINAMICA SOCIALE NATURALE<br />

della specie umana, e, dunque, tanto più <strong>si</strong> alzeranno anche le probabilità di<br />

ARMONIA tra i componenti, e, in definitiva, di SUCCESSO DELL'INSEDIAMENTO<br />

STESSO.<br />

Da questo banalis<strong>si</strong>mo fatto <strong>si</strong> capisce meglio anche perché la semplice non adozione<br />

di un modello alimentare melariano o fruttariano è la prima causa di fallimento in<br />

assoluto di qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> modello insediativo e<strong>si</strong>stente al mondo (compresa la comune):<br />

proprio perché aumentando in maniera addirittura esponenziale il carico di "lavoro"<br />

per ottenere la sola "alimentazione" innaturale della specie, <strong>si</strong> aumenta in maniera<br />

ancora più esponenziale il livello eco<strong>si</strong>stemico di energia per<strong>si</strong>no intraspecifica,<br />

andando, quindi, contro tutti i principi della fi<strong>si</strong>ca e della stessa biochimica, a<br />

cominciare proprio da quello della minima energia, che pretende, invece,<br />

rigorosamente che qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> SISTEMA MATERIALE, come anche quello UMANO,<br />

individuale o sociale, PER ESSERE MINIMAMENTE FUNZIONALE, non disgregante, e<br />

quindi di successo, deve, a tutti i costi, costantemente essere a ENERGIA<br />

STRUTTURALE QUASI NULLA.<br />

Sempre dal prima citato banalis<strong>si</strong>mo fatto <strong>si</strong> capisce meglio, inoltre, il perché la<br />

condizione strutturale del lavoro all'interno della comune <strong>si</strong>a così catastrofica ai fini<br />

della riuscita generale dell'insediamento: semplicemente perché <strong>si</strong> è inserito il<br />

"MOSTRO ENERGETICO" del "lavoro" (cioè il PARAMETRO INTERPERSONALE PIÙ<br />

INNALZANTE IL LIVELLO ENERGETICO di tutti i nostri <strong>si</strong>stemi strutturali biochimici,<br />

e, di conseguenza, IL PIÙ DISTRUTTIVO PROPRIO DEI RAPPORTI INTERPERSONALI)<br />

esattamente nel posto più sbagliato in assoluto: TRA LE PERSONE (della comune)<br />

(addirittura tramite lo stesso mas<strong>si</strong>mamente distruttivo concetto del "lavoro<br />

comune"), portandole, proprio di conseguenza, prima o poi, DEL TUTTO<br />

NECESSARIAMENTE AL LITIGIO.<br />

(Una precisazione: il lavoro non può "nobilitare" l'uomo per il semplice fatto che i<br />

nobili non lavorano; il detto giusto è: IL LAVORO DEBILITA L'UOMO).

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