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SPECIE UMANA - Salute e libertà si conquistano ogni giorno

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agli organi, agli apparati, insomma all'intero nostro organismo, fino alla sua più<br />

minimale ed infinite<strong>si</strong>ma componente interna.<br />

Di conseguenza, <strong>si</strong>ccome non pos<strong>si</strong>amo combattere contro le leggi della fi<strong>si</strong>ca, una<br />

persona che non mette in pratica questa dinamica nutrizionale fruttivora, ha<br />

semplicemente deciso di suicidar<strong>si</strong>, proprio nel modo peggiore pos<strong>si</strong>bile, cioè<br />

lentamente, <strong>giorno</strong> dopo <strong>giorno</strong>, <strong>ogni</strong> volta che <strong>si</strong> mette in bocca un minimo pezzo di<br />

cadavere (vegetale o animale).<br />

Per le semplici leggi della biofi<strong>si</strong>ca, il pezzo di cadavere ingerito innalzerà<br />

immediatamente tutti i livelli di energia strutturale della persona, e, proprio in<br />

quell'esatto momento, egli comincerà a morire.<br />

Se c'è una cosa che la natura non può assolutamente permettere è, infatti, proprio che<br />

qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> <strong>si</strong>stema materiale che la componga (quindi compreso l'uomo) innalzi anche<br />

di pochis<strong>si</strong>mo i livelli elettromagnetici di energia strutturale, e, di conseguenza, anche<br />

se a farlo è un <strong>si</strong>stema materiale chiamato uomo, la natura ha immediatamente il<br />

compito di eliminarlo dalla faccia della terra il prima pos<strong>si</strong>bile, letteralmente<br />

sgretolandolo elettromagneticamente fino alla malattia e poi alla morte precoce.<br />

Ecco perché la differenziazione tra le varie categorie "alimentari" (della predetta scala<br />

di tos<strong>si</strong>cità), e mas<strong>si</strong>mamente la più importante in assoluto, quella tra la frutta e tutto<br />

il resto, è la discriminante fondamentale in tutta la scienza dell'alimentazione<br />

moderna, proprio perché, se esci anche di un solo millimetro fuori della categoria<br />

della frutta, entri immediatamente nei cadaveri (vegetali e animali), <strong>si</strong>tuazione<br />

elettromagnetica che dà il mas<strong>si</strong>mo di innalzamento energetico strutturale (uscita<br />

istantanea dal ciclo H), e, di conseguenza, l'innesco immediato della velocità mas<strong>si</strong>ma<br />

verso la morte.<br />

Non conviene, quindi, metter<strong>si</strong> contro le leggi fi<strong>si</strong>che dell'intero universo, anche<br />

perché, in termini macroscopici, questo <strong>si</strong> traduce nel semplice dato scientifico di<br />

fatto che: SE TI NUTRI DELLA MORTE, ACQUISTERAI TUTTE LE CARATTERISTICHE<br />

DELLA MORTE (malattia, sofferenza, tristezza, morte precoce, ecc.), SE TI NUTRI<br />

DELLA VITA (molecole progettate solo ed esclu<strong>si</strong>vamente per la vita, e quindi anche<br />

lasciando in vita tutte le strutture), ACQUISTERAI TUTTE LE CARATTERISTICHE<br />

DELLA VITA (salute, felicità, allegria, longevità assoluta, ecc.). (La longevità,<br />

addirittura potenzialmente indefinita, come vedremo meglio nel capitolo relativo alla<br />

gerontologia moderna).<br />

Il metodo più semplice e salutare di avanzamento nelle varie<br />

fa<strong>si</strong> (o interfa<strong>si</strong>) del predetto perfezionamento "alimentare"<br />

non è l'eliminazione (di un "cibo") ma la SOSTITUZIONE<br />

SCALARE (di un "cibo") [con la sequenza (suddetta) dei suoi<br />

analoghi meno tos<strong>si</strong>ci]<br />

Quando <strong>si</strong> passa da una fase "alimentare" a quella succes<strong>si</strong>va (o, nel tempo, anche<br />

all'interno della stessa fase), per non avere vuoti abitudinari, che poi possono far<br />

tornare indietro quando meno te lo aspetti, non bisogna mai togliere un "cibo", ma<br />

semplicemente SOSTITUIRLO con un suo analogo meno tos<strong>si</strong>co (<strong>ogni</strong> volta quello più<br />

vicino nella predetta scala di tos<strong>si</strong>cità), in quanto ciò non solo non ci crea vuoti p<strong>si</strong>coabitudinari,<br />

ma ci aiuta anche a gradualizzare di più il nostro perfezionamento<br />

"alimentare", ricordandoci sempre che la gradualità (ma solo quella sopra descritta,

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