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SPECIE UMANA - Salute e libertà si conquistano ogni giorno

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qua<strong>si</strong> velenoso, che è stato introdotto in Europa solo in tempi recenti, ma iniziato a<br />

consumare dall'uomo solo dopo essere stato estremamente modificato artificialmente<br />

con più di 250 anni di incroci, cioè addirittura dopo il 1850, appena poco più di un<br />

secolo fa) ma addirittura in cui l'animale sempre presente negli aranceti era solo ed<br />

esclu<strong>si</strong>vamente un serpente (il giardino delle Esperidi era infatti un aranceto, posto in<br />

un luogo lontanis<strong>si</strong>mo, ed avente come "custode" fisso abitante in loco, solo ed<br />

esclu<strong>si</strong>vamente un serpente, raffigurato anche in molte rappresentazioni scultoree).<br />

2) ECOSISTEMA ADATTO<br />

Anche la tipologia eco<strong>si</strong>stemica adatta all'arancia è assolutamente opposta a quella<br />

relativa alla specie umana; mentre quella umana è una specie biochimicamente<br />

tipicamente equatoriale (<strong>si</strong>amo infatti, come specie umana, vissuti in area equatoriale<br />

tutti i 5,2 milioni di anni iniziali, oltre che i precedenti oltre 60 milioni di anni sotto<br />

forma dei nostri antenati; per questo ancora oggi fuori della fascia intertropicale<br />

<strong>si</strong>amo costretti a vestirci, perché il clima esterno ad essa non è assolutamente adatto<br />

alla nostra specie), quella dell'ARANCIO È UNA <strong>SPECIE</strong> biochimicamente che non solo<br />

non è equatoriale, ma ADDIRITTURA NON È NEMMENO INTERTROPICALE [l'arancio<br />

è una specie assolutamente di origine extratropicale (area Cina extratropicale), infatti,<br />

tra l'altro, è uno dei pochi alberi fruttiferi che non perde le foglie d'inverno<br />

(extratropicale) (come tutti gli agrumi, che, infatti, hanno analoga origine<br />

filogenetica), in maniera proprio del tutto opposta anche al melo (come abbiamo già<br />

visto, un albero perde tutte le foglie solo se non è nel suo eco<strong>si</strong>stema, come il melo,<br />

che, infatti, nel suo eco<strong>si</strong>stema naturale, quello equatoriale umano come nella Rift<br />

Valley, non perde mai le foglie)].<br />

3) COMPATIBILITÀ ANATOMICO-MORFOLOGICA<br />

La compatibilità anatomo-morfologica tra arancio e specie umana è completamente<br />

assente, per molteplici motivi, tra i quali uno è costituito dal dato di fatto che non solo<br />

il selvatico dell'ARANCIO (l'albero naturale) PRESENTA SEMPRE NUMEROSISSIME<br />

SPINE, GRANDI ADDIRITTURA COME TAGLIENTISSIMI ACULEI, ma anche per<strong>si</strong>no la<br />

maggior parte degli aranci coltivati e modificati dall'uomo le continua a presentare.<br />

L'arancio <strong>si</strong> conferma ulteriormente essere quindi una pianta adatta solo ed<br />

esclu<strong>si</strong>vamente a specie animali che non soffrono minimamente di queste grandi<br />

spine (doloro<strong>si</strong>s<strong>si</strong>me per l'uomo e capaci di tagli profondis<strong>si</strong>mi; la ca<strong>si</strong>stica di ferite,<br />

anche molto gravi, da aculei d'arancio nel mondo è alta), proprio come l'elefante, che<br />

ha una pelle talmente spessa e coriacea che non le sente nemmeno, o, appunto, il<br />

serpente, la cui locomozione sulla struttura arborea dell'arancio viene addirittura<br />

agevolata dalla presenza degli aculei, su cui spesso fa perno per muover<strong>si</strong>, o, ancora,<br />

un uccello, che con locomozione aerea diretta, non deve nemmeno arrampicar<strong>si</strong> per<br />

raggiungere il frutto.<br />

4) COMPATIBILITÀ BIOCHIMICO-FISIOLOGICA<br />

La compatibilità biochimico-fi<strong>si</strong>ologica tra specie umana e arancio è ancora più<br />

assente, con evidenza per<strong>si</strong>no relativa alla presenza eventuale nella stessa zona di<br />

entrambe le specie.<br />

SPESSO ADDIRITTURA LA SOLA VICINANZA AD ALBERI DI ARANCIO PROVOCA<br />

NELLA <strong>SPECIE</strong> <strong>UMANA</strong> REAZIONI RESPIRATORIE PATOLOGICHE ANCHE GRAVI, e la<br />

ca<strong>si</strong>stica mondiale riscontra ca<strong>si</strong> anche di orticaria molto grave.

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