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SPECIE UMANA - Salute e libertà si conquistano ogni giorno

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meli di quella zona rimettono le foglie (se non nasce, vuol dire che i semi non erano<br />

sufficientemente fecondi, quindi basta riprovare con più torsoli, aumentando<br />

semplicemente il loro numero, anche nello stesso punto, fino a che non nasce almeno<br />

una piantina; se ne nasce più di una, lasciare la più vigorosa, e conviene regalare le<br />

altre a qualche vivaio, in quanto il trapianto, anche con zolla, altera enormemente<br />

l'equilibrio futuro della pianta).<br />

Le FECI, sempre di almeno melariano (o, al limite, fruttariano sostenibile, visto nel<br />

capitolo precedente) vanno cominciate, molto gradualmente, ad usare SOLO DOPO (e<br />

mai prima) l'entrata della pianta in struttura secondaria (cioè quando il tronco<br />

comincia a lignificare, a diventare di legno); i primi anni non più di UNA VOLTA OGNI<br />

6 MESI, poi, molto gradualmente, fino a quelle CHE EMETTIAMO SPONTANEAMENTE,<br />

per tutti i nostri meli (ed eventuali altri alberi da frutto).<br />

Ovviamente, il tipo di mela (vale anche per tutti gli altri frutti) che nascerà non sarà<br />

esattamente identica a quella del torsolo che abbiamo usato (di solito è addirittura<br />

MIGLIORE), MA QUESTO È PROPRIO ADDIRITTURA IL VANTAGGIO PIÙ GRANDE, in<br />

quanto la natura fa esattamente in modo che i figli di qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> genitore, animale o<br />

vegetale, non <strong>si</strong>ano mai esattamente uguali al genitore stesso (come pretendere la<br />

mostruo<strong>si</strong>tà di un uomo perfettamente identico a suo padre); questo perché il<br />

fenomeno naturale della riproduzione (pure per effetto del cros<strong>si</strong>ng-over, lo scambio<br />

selettivo di geni) serve proprio anche per MIGLIORARE la specie, e non rifarla con lo<br />

"stampino" (altrimenti non e<strong>si</strong>sterebbe l'evoluzione).<br />

La mela figlia sarà dunque la risultante tra i geni della pianta padre (che fornisce il<br />

polline, cioè gli spermatozoi vegetali), e i geni della pianta madre (che fornisce l'ovulo,<br />

cioè la cellula uovo femminile vegetale), dalla quale è stata prelevata la mela (se la<br />

pianta è ermafrodita, ha lei stessa i fiori anche maschili relativi).<br />

Quindi, la mela risultante sarà circa per il 50% <strong>si</strong>mile a quelle della pianta padre, e per<br />

il 50% <strong>si</strong>mile a quelle della pianta madre, ma, come sempre avviene in natura, è<br />

esattamente proprio questa mescolanza di geni (sempre aumentata addirittura pure<br />

dai vari cros<strong>si</strong>ng-over, in fase di produzione gametica) che rende non solo le mele<br />

risultanti PERSINO PIÙ BUONE DI QUELLE DEI GENITORI, ma anche l'intero albero<br />

risultante molto più forte, vigoroso e re<strong>si</strong>stente a qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> malattia.<br />

[Ovviamente, se <strong>si</strong> getta un torsolo di mela, ad esempio, in un bosco, se per caso nasce<br />

un melo, rinascerà piccolo e striminzito, con mele piccole e striminzite, spesso non<br />

buone al gusto, per il semplicis<strong>si</strong>mo e banalis<strong>si</strong>mo motivo che nessuno lo nutre (con il<br />

suo unico cibo naturale, urina e feci umane); per questo <strong>si</strong> dice che se <strong>si</strong> pianta un<br />

seme "riesce il selvatico" nella sua accezione più negativa (in realtà "selvatico" viene<br />

da "<strong>si</strong>lva" che <strong>si</strong>gnifica "bosco", quindi il suo vero <strong>si</strong>gnificato è "naturale", che, nel caso<br />

del melo, dovrebbe essere "in eco<strong>si</strong>stema antropico"), proprio perché, invece,<br />

"selvatico", nel suo <strong>si</strong>gnificato usato, intendono "a sviluppo spontaneo, senza<br />

l'intervento dell'uomo", che è proprio la spiegazione esatta del perché è striminzito,<br />

con mele striminzite e spesso non buone: semplicemente perché STA MORENDO DI<br />

FAME.<br />

Una volta ridotto a quello stadio ci vorrebbero moltis<strong>si</strong>mi anni di urina e feci umane<br />

(di melariano, o almeno fruttariano "2-1") per poterlo farlo riprendere al suo vigore<br />

naturale (se non è troppo tardi), col sapore e grandezza delle mele ristabilito.<br />

Inoltre, è poi anche ovvio che, PROPRIO PER LA NOSTRA SALUTE, NON SI DEVONO<br />

ASSOLUTAMENTE MAI PIANTARE LE MOSTRUOSITÀ VEGETALI CHIAMATE "MELI"

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