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SPECIE UMANA - Salute e libertà si conquistano ogni giorno

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Tutto lo stesso identico discorso fatto per la ciliegia, con solo poche piccolis<strong>si</strong>me<br />

differenze, vale perfettamente anche per l'uva, la prugna, l'albicocca, il fico, la pera,<br />

ecc.; hanno una qua<strong>si</strong> nulla compatibilità, non solo morfofunzionale ma anche<br />

biochimica ed addirittura fi<strong>si</strong>ologica, con la specie umana: sono, invece, tutti frutti<br />

specie-specifici (sempre come cibo di riassetto H) solo ed esclu<strong>si</strong>vamente per alcune<br />

specie di uccelli.<br />

Inoltre, l'uva, oltre a contenere una sostanza piuttosto tos<strong>si</strong>ca per la specie umana, ma<br />

non per diverse specie di uccelli, che è il tannino, addirittura rilevata oltremisura,<br />

presenta un eccesso di gluco<strong>si</strong>o, che, non solo è adatto solo a diverse specie di uccelli<br />

(anche quando in forma monomerica) ma, come vedremo meglio nel capitolo relativo<br />

alla scienza dell'alimentazione moderna, rispetto al frutto<strong>si</strong>o, contenuto in quantità<br />

qua<strong>si</strong> esclu<strong>si</strong>va solo nella mela, porta a diver<strong>si</strong> problemi (in particolare il gluco<strong>si</strong>o,<br />

combinato con il tannino ed altre sostanze tos<strong>si</strong>che dell'uva, determina diverse<br />

disfunzioni, a cominciare dall'apparato scheletrico ed addirittura dalla<br />

destrutturazione delle radici dentarie, che, come sempre, <strong>si</strong> accentuano se il frutto<br />

viene assunto sotto forma di succo).<br />

Ad ulteriore conferma di ciò, essendo il loro cibo naturale (sempre come forma di<br />

riassetto H), qua<strong>si</strong> come succede per le ciliegie, anche l'uva, come tutti gli altri frutti<br />

sopra elencati, viene spesso depredata da interi stormi di uccelli.<br />

La prugna, inoltre, ha una biochimica incompatibile con la nostra specie, non solo<br />

perché determina una leggera acidificazione ematica, ma anche perché conforma una<br />

sua fi<strong>si</strong>ologia adatta a particolari specie di uccelli, con sostanze chimiche che, invece,<br />

sul nostro organismo hanno una esagerata azione lassativa, fino per<strong>si</strong>no a frequenti<br />

ecces<strong>si</strong> diarroici.<br />

Anche l'albicocca è un frutto specie-specifico per alcune specie di uccelli (sempre<br />

come forma di riassetto H, specialmente per granivori), i cui interi stormi spesso<br />

scavano la sua polpa fino a svuotarla qua<strong>si</strong> completamente.<br />

Il fico, inoltre, è talmente depredato da una particolare specie di uccelli, che<br />

quest'ultima viene addirittura definita con il suo stesso nome: il beccafico; il fico,<br />

infatti, ha una struttura morfofunzionale tipicamente adatta ad alcune specie di<br />

uccelli, botanicamente definita "<strong>si</strong>conio"; essa presenta, al suo interno, numero<strong>si</strong>s<strong>si</strong>mi<br />

piccoli semi, la cui po<strong>si</strong>zione nella polpa, mentre è assolutamente<br />

morfofunzionalmente incompatibile con la nostra dentatura che li danneggia<br />

enormemente, spesso addirittura spaccandoli, e creando anche una leggera usura<br />

strutturale ai nostri stes<strong>si</strong> denti, spesso anche addirittura danneggiandoli (la specie<br />

umana, come d'altronde tutti i primati fruttivori, costituisce la componente animale<br />

della disseminazione zoocora EPIZOA, cioè è adatta solo ed esclu<strong>si</strong>vamente alla<br />

tipologia strutturale di frutto i cui semi, in fase trofica, non passano attraverso il<br />

<strong>si</strong>stema digerente dell'animale), (la po<strong>si</strong>zione dei semi nella polpa) ha, invece, una<br />

compatibilità morfofunzionale solo ed esclu<strong>si</strong>vamente proprio con la stessa struttura<br />

del becco di un uccello che, non essendo dotato di una dentatura, non solo non rischia<br />

di romperli, ma, se ingoiati dall'uccello, la sua stessa biochimica, anche con i suoi<br />

succhi gastrici, ne potenzia la germinabilità (la maggior parte degli uccelli che usano

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