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SPECIE UMANA - Salute e libertà si conquistano ogni giorno

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• la parola "colazione" deriva esattamente da "collatus", participio presente di<br />

"confero", che <strong>si</strong>gnifica "portare in<strong>si</strong>eme" indicando l'unione dei "cibi" che <strong>si</strong><br />

faceva tra più persone solo ed esclu<strong>si</strong>vamente per la cena, ed il suo <strong>si</strong>gnificato<br />

non riguarda assolutamente un qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> pasto, anche minimo, relativo alla<br />

mattina. A rigore, quindi, "colazione" <strong>si</strong>gnificava assolutamente ed esattamente<br />

"cena". Dunque, un qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> pasto ufficiale di mattina, non è addirittura mai<br />

e<strong>si</strong>stito nella specie umana.<br />

• la parola "pranzo" deriva esattamente da "prandium", che a sua volta deriva da<br />

"pre-dies", che deriva più anticamente da "pro-endeos", che <strong>si</strong>gnifica<br />

letteralmente "avanti-poco", ad indicare che, a sole alto, l'eventuale "cibo"<br />

introdotto era sempre qua<strong>si</strong> nullo. A rigore, quindi, "pranzo" <strong>si</strong>gnificava "qua<strong>si</strong><br />

niente". (Ciò semmai a conferma solamente dell'innesco, dopo le ore 12, della<br />

predetta fase trofo-fi<strong>si</strong>ologica anabolica, in cui, cioè, l'organismo entra<br />

gradualmente in combustione ed utilizzo mas<strong>si</strong>mo delle sostanze trofiche, ma<br />

assolutamente non in fase trofica). Dunque, anche un qual<strong>si</strong>a<strong>si</strong> pasto ufficiale<br />

effettuato poco dopo le 12, non è addirittura mai e<strong>si</strong>stito nella specie umana.<br />

• la parola "cena", invece, del tutto al contrario dalle due precedenti, deriva<br />

esattamente da "cum-edo", che <strong>si</strong>gnifica letteralmente proprio "mangiare<br />

(in<strong>si</strong>eme)". La sottolineazione definitiva che solo ed esclu<strong>si</strong>vamente la parola<br />

"cena" <strong>si</strong>gnifica "mangiare", ci arriva inequivocabilmente dall'etimologia ancora<br />

più enormemente antica della parola "cena" stessa, la cui radice etimologica<br />

iniziale è "kad" (addirittura dall'antichis<strong>si</strong>mo sanscrito) che <strong>si</strong>gnifica<br />

esattamente proprio, ancora una volta, "mangiare".<br />

Ma non è tutto. L'etimologia antica è preci<strong>si</strong>s<strong>si</strong>ma anche riguardo la collocazione<br />

temporale esatta di questo assolutamente unico momento naturale in cui <strong>si</strong> mangiava.<br />

Il fatto che ciò avveniva solo ed esclu<strong>si</strong>vamente intorno proprio a poco prima l'orario<br />

del tramonto (e solo nell'inverno extratropicale avveniva addirittura poco dopo di<br />

esso) ce lo conferma non solo l'istintologia antropica diretta ma per<strong>si</strong>no l'istintologia<br />

antica: "cena" (e quindi il "mangiare") era talmente il mangiare solo ed<br />

esclu<strong>si</strong>vamente della sera che in antico <strong>si</strong> chiamava "vesperna", che deriva da<br />

"vespera", che <strong>si</strong>gnificava esattamente e perfettamente proprio "sera". (A sua volta da<br />

"serus"= "tardo", ad indicare la tardis<strong>si</strong>ma parte del <strong>giorno</strong> che va esattamente da<br />

poco prima del tramonto al buio totale della notte).<br />

Dunque, anche l'antichis<strong>si</strong>ma etimologia della parola "cena" indica finalmente e<br />

chiaris<strong>si</strong>mamente non solo l'assoluta unicità giornaliera dell'atto del "mangiare"<br />

relativamente alla specie umana, ma addirittura pure il momento esattis<strong>si</strong>mo in cui,<br />

per<strong>si</strong>no storicamente e fino anche alla derivazione più antica, l'istinto naturale della<br />

specie umana (addirittura anche in condizioni di non totale di<strong>si</strong>ntos<strong>si</strong>cazione, ma,<br />

comunque, molto più vicino ai ritmi circadiani naturali rispetto ad oggi) la ha portata<br />

a consumare ("mangiare") il suo unico vero pasto giornaliero: la sera, cioè poco prima<br />

del tramonto (e, solo nell'inverno extratropicale, addirittura poco dopo di esso).<br />

Quindi, ASSOLUTAMENTE L'UNICO PASTO UFFICIALE GIORNALIERO, ADDIRITTURA<br />

DA SEMPRE ESISTITO, RELATIVAMENTE ALLA <strong>SPECIE</strong> <strong>UMANA</strong>, È STATO SOLO ED<br />

ESCLUSIVAMENTE LA CENA.

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