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Bruno Tinti
Bruno Tinti
procuratore aggiunto, Procura della Repubblica di Torino
Ho otto minuti, devo essere sintetico e per me non è un affare semplice
perché mi spinge a una certa perentorietà che è già insita nel mio modo di
fare.
Io voglio dire che a mio parere l’Anm non fa quello che deve fare e fa
invece quello che non deve fare. Che cosa non fa l’Anm che invece dovrebbe
fare? L’Anm non fa il sindacato. Noi siamo dei lavoratori, gli unici credo
in Italia che non hanno un sindacato. La dimostrazione di ciò sta nella difficoltà
che stiamo avendo al nostro interno per far passare il concetto di carichi
di lavoro esigibili. Il carico di lavoro esigibile è stato contrabbandato sulle
varie mailing list delle varie correnti come una pretesa priva di fondamento,
perché tutti quelli che si sono opposti hanno detto: «Ma, insomma, che
cosa facciamo dopo essere arrivati al massimo del carico di lavoro esigibile?
In Procura che cosa si farà? 150 processi all’anno? E il 151° e il 200° chi li
fa?». Con ciò chiaramente mistificando il problema. Il carico di lavoro esigibile
non ha nulla a che fare, allo stato della legislazione e allo stato
dell’organizzazione giudiziaria, con il carico concreto di ogni magistrato. Il
carico di lavoro esigibile è quello che viene una volta per sempre stabilito
come limite oltre il quale la responsabilità professionale viene meno.
Il carico esigibile è l’unica difesa che ha un magistrato oggi nei confronti
della organizzata ostilità che viene coltivata nei confronti di tutti i giudici. Se
noi non riusciamo in qualche modo a ricostituire un livello oltre il quale la
responsabilità professionale viene meno, perché come è noto nessuno può
essere tenuto a cose impossibili, è evidente che questa organizzata ostilità
prevarrà. Ebbene, l’Anm su questo non si impegna, non svolge attività di
sindacato.
Parimenti, l’Anm non fa informazione, l’Anm non gestisce un ufficio relazioni
pubbliche, che oggi è particolarmente importante proprio perché la
magistratura (lo ripeto) è al centro di una organizzata ostilità. Volete l’ultimo
esempio? Per il cosiddetto “pacchetto sicurezza” da più parti del Governo e
della maggioranza sta passando questa tesi sulla follia dell’incremento delle
direttissime, dei nuovi reati che dovrebbero essere gestiti in un lampo. Ghedini,
Cota, altri esponenti della maggioranza sostengono che certo che i magistrati
potranno farli, tali processi, basta che si organizzino: non mancano
in alcuni uffici giudiziari, loro dicono, esempi di organizzazione virtuosa. Se
questo nuovo pacchetto sicurezza non troverà applicazione, loro dicono, la
responsabilità sarà della magistratura. In altri termini sta passando il messaggio
che quando le direttissime nei confronti degli extracomunitari non
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