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Carlo Citterio<br />

Carlo Citterio<br />

segretario del Movimento per la Giustizia<br />

1. Siamo di fronte ad una sfida storica, perché probab<strong>il</strong>mente ci stiamo giocando<br />

definitivamente <strong>il</strong> ruolo istituzionale della magistratura in questo Paese.<br />

La magistratura che la Costituzione repubblicana ci ha affidato è una<br />

magistratura indipendente dagli altri poteri dello Stato, soggetta alla sola legge<br />

(e quindi alle scelte del Parlamento conformi ai principi costituzionali che<br />

tutti vincolano), che ha un governo autonomo dagli altri poteri. ‘Governo<br />

autonomo’, appunto, e non ‘autogoverno’: perché <strong>il</strong> Costituente ha inteso<br />

evitare l’assoluta autoreferenzialità della corporazione, prevedendo espressamente<br />

la presenza di componenti non togati nel Consiglio superiore, in<br />

numero idoneo a concorrere anche in modo determinante a tutte le scelte di<br />

questo organo.<br />

Per questo la recente modifica della composizione dei Consigli giudiziari,<br />

con l’apertura all’avvocatura ed all’accademia su competenze r<strong>il</strong>evanti, è stata<br />

dal nostro Gruppo apprezzata perché è nel senso di estendere anche in<br />

sede distrettuale le potenzialità ed <strong>il</strong> senso costituzionale di presenze ‘laiche’<br />

che danno concretezza ad un governo autonomo diverso dall’autogoverno<br />

autoreferenziale.<br />

È in proposito grave che si dimentichi sempre, nelle critiche che troppe<br />

volte a ragione si rivolgono al Csm (ed alle quali con buon diritto deve concorrere<br />

anche l’Anm, quale rappresentanza associativa della magistratura e<br />

proprio per <strong>il</strong> rispetto del diverso ruolo istituzionale del Csm), che a tali<br />

scelte concorre la componente non togata che avrebbe invece nel suo complesso<br />

ogni possib<strong>il</strong>ità - tenuto conto dell’articolazione delle rappresentanze<br />

dei magistrati - di influire positivamente sulla qualità delle singole decisioni.<br />

Considerazione, questa, sistematicamente pretermessa, mentre è preziosa<br />

perché evidenzia un dato essenziale in quanto esito di sperimentazione prolungata<br />

e non di costruzioni teoriche, idoneo a dimostrare l’inadeguatezza di<br />

ogni insistita proposta che indichi <strong>il</strong> mutamento della composizione cons<strong>il</strong>iare<br />

quale panacea dell’insoddisfacente qualità dei frutti di decenni di governo<br />

autonomo.<br />

In un contesto sociale, culturale e politico che vede la giurisdizione del<br />

nostro Paese caratterizzata da un complesso di circostanze del tutto singolare<br />

rispetto all’Europa ed agli altri singoli Stati (sicché ad esempio ogni comparazione<br />

statistica perde spesso significato perché non connessa agli aspetti<br />

necessariamente correlati a quel dato - si pensi ai punti della percentuale di<br />

risorse rispetto al b<strong>il</strong>ancio statale, del numero dei magistrati, dell’entità del<br />

contenzioso, dell’obbligatorietà dell’azione penale, della durata dei processi,<br />

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