14.06.2013 Views

Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Carlo Coco<br />

la politica, nel diverso quadro politico allora esistente, e la conseguente necessità<br />

di uno sforzo e di una rappresentanza unitaria della magistratura che<br />

tenesse conto degli indirizzi programmatici premiati dall’elettorato, espressosi<br />

a favore della linea della concretezza anti-ideologica di Mi, dell’esigenza<br />

di concentrare l’attenzione sulle ragioni oggettive della non funzionalità del<br />

servizio giustizia, per risalente omesso stanziamento e avulsione di risorse<br />

invece indispensab<strong>il</strong>i e per l’insostenib<strong>il</strong>e progressivo appesantimento delle<br />

procedure che siamo chiamati a gestire in penale e in civ<strong>il</strong>e. Insieme e sempre<br />

sul piano oggettivo segnalavamo la necessità di operare su più fronti per<br />

<strong>il</strong> riacquisto della dignità professionale e dello status dei magistrati. Selfrestraint<br />

sul piano della “grande politica” e dell’interlocuzione priv<strong>il</strong>egiata sui<br />

massimi sistemi, forte rivendicazione invece dei temi concreti delle risorse,<br />

delle riforme semplificatorie e della valorizzazione professionale, ed anche<br />

economica, del ruolo del giudice.<br />

Ricorderete come andarono le cose: Md e Movimento per un verso e<br />

Unicost per altro verso delinearono e proclamarono già allora, ed hanno<br />

confermato poi nel seguito, una conventio ad excludendum nei confronti di Mi e<br />

del suo approccio alle tematiche di politica giudiziaria. E che si tratti di conventio<br />

ad excludendum di carattere politico è dimostrato dalla ricezione, almeno<br />

verbale, dei nostri specifici punti programmatici nei discorsi oggi tenuti dal<br />

presidente dell’Anm e dai segretari dei gruppi di Unicost e Md che sono intervenuti<br />

prima di me. Una giunta con Mi - fu detto allora - avrebbe connotato<br />

politicamente l’Anm, sb<strong>il</strong>anciandola secondo schemi di bipartitismo<br />

ovviamente contrari alla logica associativa. Una stridente offesa a chi porta<br />

iscritta nella propria ditta l’indipendenza e l’apartiticità, e che le stesse ha<br />

concretamente dimostrato partecipando all’opposizione unitaria a riforme<br />

dell’ordinamento giudiziario contrarie allo spirito della Costituzione. Possono<br />

dire altrettanto tutti gli altri? L’immob<strong>il</strong>ismo nel primo semestre<br />

dell’anno scorso rispetto al progredire e giungere all’approvazione della riforma<br />

dell’ordinamento giudiziario, con i tanti difetti di cui tutti chiediamo<br />

rimedio, era neutrale? E abbiamo addirittura dovuto subire l’irrisione di sentirci<br />

dire che la riforma era stata dettata dall’Anm.<br />

Ebbene questi furono gli esordi con la prima giunta di minoranza presieduta<br />

dal collega Luerti. Giunta di minoranza che si è retta sull’appoggio esterno<br />

di Md-Mov. Che si è poi evoluta in giunta semiunitaria sulla base di<br />

un programma organico formulato. Ha già conosciuto, dopo un solo mese,<br />

la sua prima crisi politica, visto che <strong>il</strong> presidente in carica non è stato sfiduciato<br />

a causa della mormorazione di Travaglio, bensì per le aperture politiche<br />

fatte al nuovo governo, in particolare quanto alla collocazione fuori dal<br />

Csm dell’organo disciplinare e quanto all’osservazione - e questa la condivido<br />

- che <strong>il</strong> cattivo uso della discrezionalità da parte dei magistrati è<br />

56

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!