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Gianluigi Morlini ∗
giudice, Tribunale di Piacenza
Un progetto per la giustizia
RELAZIONI
Il tema della professionalità in magistratura, e del giudizio relativamente
alle modifiche apportate dal c.d. decreto Mastella, può essere analizzato da
tre diverse angolazioni prospettiche: la professionalità nel concorso di accesso,
la professionalità nella formazione e nell’aggiornamento dei magistrati,
la professionalità nella valutazione dei magistrati.
Tali diverse dimensioni della tematica della professionalità meritano di
essere analizzate separatamente.
Con riferimento alla prima, e cioè al concorso di accesso, disciplinato dagli
artt. 1-8 del d.lgs n. 160/2006, le novità introdotte sono sostanzialmente
positive ed apprezzabili.
In particolare, vi sono sei punti della riforma che paiono condivisibili, recependo
anche indicazioni della magistratura associata:
- il mantenimento dell’unicità della selezione, con l’abbandono del progetto
di una forma di reclutamento parallela a quella del concorso ordinario;
- l’introduzione del concorso di secondo grado, nel senso che la mera laurea
in giurisprudenza, pur rimanendo requisito necessario, non è più requisito
da solo sufficiente per accedere al concorso, dovendo la stessa essere affiancata
da uno tra gli ulteriori titoli analiticamente indicati (tra i principali,
l’ottenimento del diploma della scuola di specializzazione per le professioni
legali, l’abilitazione all’esercizio della professione di avvocato, il superamento
dell’esame di magistrato amministrativo, contabile o militare, la qualifica
di avvocato dello Stato);
- l’abbandono della preselezione informatica, che non aveva dato una buona
prova di sé, in quanto incentrata su una preparazione principalmente mnemonica
e nozionistica;
- l’abbandono del test psico-attitudinale, precedentemente introdotto con
modalità ritenute dalla stessa comunità scientifica del tutto inidonee a perseguire
gli obiettivi dichiarati;
- il ripristino dei tre scritti, essendo davvero arduo sostenere la ragionevolezza
di un concorso di accesso alla magistratura privo di un tema di diritto
civile o penale;
∗ Rielaborazione della relazione in power point tenuta al Congresso.
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