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Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

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Stefano Schirò<br />

Sul versante dell’ordinamento giudiziario permane un senso di insoddisfazione<br />

per soluzioni normative che appaiono già in partenza inadeguate al<br />

perseguimento dell’obiettivo di maggiore efficienza del servizio giustizia. Ad<br />

esempio, <strong>il</strong> sistema dei controlli va semplificato e reso più praticab<strong>il</strong>e. Le<br />

previsioni in materia di tabelle triennali, programmi annuali di attività, controlli<br />

biennali di gestione e quadriennali per <strong>il</strong> rinnovo degli incarichi semidirettivi<br />

e direttivi inducono a prevedere un movimento di carte non fac<strong>il</strong>mente<br />

governab<strong>il</strong>e, attraverso l’interlocuzione di un numero eccessivo di organi<br />

e di soggetti, in un sistema di controlli che rischia in concreto di naufragare<br />

nell’inefficienza. Un sistema di controlli efficiente deve prevedere una ripartizione<br />

semplice e ben definita delle competenze, deve evitare superflui concerti<br />

ed interferenze, limitare le cogestioni e individuare chiaramente i centri<br />

di responsab<strong>il</strong>ità. Nello stesso tempo, le valutazioni periodiche di professionalità<br />

vanno semplificate e razionalizzate per evitare che, così come sono attualmente<br />

concepite, si trasformino in un burocratico e formale movimento<br />

di carte.<br />

Quanto alle riforme processuali, sul versante del processo civ<strong>il</strong>e si deve<br />

tendere alla unificazione dei numerosi e diversificati modelli processuali attualmente<br />

applicab<strong>il</strong>i, in una visione del processo civ<strong>il</strong>e che attribuisca al<br />

giudice poteri di indirizzo, controllo e impulso dell’attività delle parti e insista,<br />

rafforzandola e completandola, sulla disciplina delle decadenze per agevolare,<br />

contro <strong>il</strong> perdurare di prassi d<strong>il</strong>atorie, la concentrazione dell’attività<br />

processuale e la rapidità delle decisioni, ma che nello stesso tempo rimuova<br />

formalità e vincoli inessenziali al contraddittorio e al dispiegarsi del diritto di<br />

difesa delle parti nell’ottica del processo giusto in tempi ragionevoli costituzionalmente<br />

promesso (anche mediante l’introduzione in tempi brevi, in<br />

forma strutturale e con caratteri di generalità delle tecniche del processo telematico).<br />

In ordine al processo penale si deve puntare ad una svolta nel regime dei<br />

riti che assicuri, insieme alla certezza della pena e della sua effettiva esecuzione,<br />

l’esigenza di sicurezza invocata in più occasioni dai cittadini e favorisca<br />

la tempestività delle decisioni.<br />

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