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Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

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Un progetto per la giustizia<br />

Eppure, nonostante questa produttività (carceraria), i magistrati si sentono<br />

assolutamente insoddisfatti e vorrebbero fare di più, molto di più. In<br />

particolare, non vorrebbero più dover scrivere e leggere la parola: prescrizione;<br />

non vorrebbero fare rinvii a distanza di mesi o di anni; non vorrebbero<br />

più sentirsi dire che non riescono ad offrire né la certezza della pena né<br />

quella del diritto.<br />

E quindi eccoci allora qui, in spirito di istituzionale collaborazione, a <strong>il</strong>lustrare<br />

la situazione, a offrire rimedi, proporre soluzioni, indicare strategie.<br />

Senza, per carità, voler invadere nessun campo altrui.<br />

3. Tralascio qui gli aspetti relativi al diritto penale sostanziale perché trattasi,<br />

a mio avviso, di materia riservata al legislatore cui spetta stab<strong>il</strong>ire quali siano<br />

i valori da tutelare mediante lo strumento della repressione (e quindi del<br />

processo) penale e quali siano - per la tutela di tali valori - le sanzioni da adottare,<br />

essendovene sicuramente alcune dotate di efficacia deterrente (che è<br />

poi lo scopo principale delle sanzioni) pur non avendo natura carceraria. A<br />

puro titolo di esempio, non vi è dubbio che per certi tipi di reato la revoca e<br />

la sospensione della patente di guida o la confisca dell’immob<strong>il</strong>e (ad esempio<br />

anche in relazione al reato di cui all’art. 12 comma 5-bis recentemente introdotto<br />

con <strong>il</strong> decreto legge 92/08) hanno sicuramente un’efficacia deterrente<br />

notevole, forse addirittura superiore a quella derivante da una pena detentiva<br />

comunque nei fatti destinata quasi sempre a non essere mai scontata al<br />

punto da essere neppure più posta nel conto dall’autore del reato. Si tratta di<br />

scelte su cui <strong>il</strong> magistrato non ha, a mio avviso, una particolare voce in capitolo,<br />

nel senso che la sua opinione vale quanto quella di un qualsiasi cittadino<br />

nell’ambito di una normale manifestazione di pensiero.<br />

4. Diverso discorso va invece fatto per quanto riguarda sia <strong>il</strong> sistema processuale<br />

sia quello ordinamentale sia la dotazione dei mezzi (personali e materiali)<br />

che debbono assicurare l’efficacia del processo penale che è lo strumento<br />

che serve a garantire, nel caso concreto, la tutela dei valori oggetto<br />

della normativa penale sostanziale. Insomma, una cosa è discutere se si debbano<br />

riservare più risorse alla chirurgia estetica o alla chirurgia vascolare,<br />

una cosa è discutere sull’idoneità dei bisturi messi in mano al chirurgo per<br />

effettuare un’operazione. La prima è materia di politica (sanitaria) la seconda<br />

è (essenzialmente) questione di natura tecnica. Ed è ovvio che in questioni<br />

di carattere tecnico le voci dei tecnici possano avere una valenza maggiore.<br />

Sotto questo prof<strong>il</strong>o, per quanto riguarda i problemi relativi all’immigrazione<br />

clandestina, e non volendo qui esprimere nessuna opinione circa la<br />

natura o meno di reato dell’ingresso e della permanenza clandestina in Italia<br />

o circa l’opportunità o meno della previsione di una specifica aggravante, mi<br />

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