Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

Un progetto per la giustizia
L’ultima verifica, al proposito, si è avuta con le elezioni dei Consigli
giudiziari, in cui le quote attribuite alle donne magistrato in sede di lista
non hanno avuto gli esiti sperati di un equilibrio di genere degli eletti (vedi
allegato alla fine dell’intervento).
Da un’analisi dei dati relativi ad un campione significativo di Consigli
giudiziari, emerge che solo il 30 per cento circa dei componenti eletti sono
donne.
Appare evidente, a questo punto, che l’atteggiamento di fatto discriminatorio
e l’autoreferenzialità dei magistrati, specie per i posti di maggior
peso, in termini di potere e visibilità, oltre che per i livelli apicali, è ancora
troppo forte.
Occorre quindi spezzare questo circolo vizioso, attraverso correttivi incisivi,
sia pur a carattere provvisorio.
Per questo motivo, la Commissione è orientata a chiedere, con fermezza,
che l’Anm voglia attivare le misure opportune per avere una parità sostanziale
di risultato, nelle nomine ai vertici degli organismi apicali.
Si chiede un cambiamento culturale di base, su cui attuare una concreta
parità di genere, troppo spesso auspicata con leggerezza come scopo, ma
mai perseguita con una concreta e coerente opera fattiva.
La questione essenziale è ottenere una non discriminazione di base
condivisa, su cui fondare un’effettiva valutazione meritocratica dei colleghi
e delle colleghe.
Al proposito occorre, in primo luogo, rimeditare il nome stesso da attribuire
alla Commissione che qui rappresento, essendo più idoneo il termine
di “Non discriminazione”. Analogo suggerimento intendiamo proporre
alle altre istituzioni dello Stato, considerato quanto emerge sul piano
europeo dall’indagine svolta su analoghe istituzioni governative.
La Commissione si è posta il problema fondamentale di reperire quali
siano le linee guida della propria attività.
Abbiamo rilevato come la presenza delle donne magistrato, nell’ordinamento
giudiziario, debba essere inteso come un arricchimento offerto
non solo all’ordinamento giudiziario, ma alla società civile.
Quali sono le questioni più rilevanti da sottolineare?
Va premesso che la magistratura deve essere intesa come un servizio
alla collettività ed all’utenza. Ne consegue che la presenza femminile è un
valore aggiunto che serve a rappresentare, anche all’esterno, equilibrio nelle
valutazioni, con particolare riferimento alle questioni che coinvolgono,
anche se non in via principale, il genere.
339