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Un progetto per la giustizia
to, per inciso, che non è possibile ragionare in tema di “carichi equi” con riferimento
ad uffici troppo piccoli e disseminati su tutto il territorio nazionale,
atteso che per essi salta ogni criterio di riferimento “medio” e con ciò
riemergendo anche dalla nostra visuale l’esigenza di riformare le circoscrizioni
giudiziarie.
Si tratterà quindi di recuperare tali dati da fonti attendibili (Ministero,
Csm, Consigli giudiziari, funzionari statistici, Commissioni Flussi, colleghi...)
e creare una rete logistica locale di collegamento e supporto, anche con la
collaborazione delle sezioni locali dell’Anm.
In tal modo si riuscirebbe a perseguire l’obiettivo di individuare a breve
termine la giusta quantità di lavoro nella “mediana” dei dati rilevati e, in
tempi successivi, i parametri di efficacia del lavoro.
Una volta completata questa fase, si potrà replicare la raccolta ed il raffronto,
questa volta, dei dati relativi agli uffici che, invece, si trovano in discreto
o in grave affanno (distinguendo ovviamente uno standard medio di
rendimento esigibile in una fase di smaltimento dell’arretrato rispetto a quello
sostenibile in un’ottica di mantenimento dell’assetto equo di lavoro).
Il metodo di lavoro della Commissione, che per ora abbiamo individuato,
ma che ovviamente sarà suscettibile di aggiustamenti via via che si acquisirà
maggiore consapevolezza dei dati concreti, seguirà diverse metodologie
di indagine tra loro complementari, che consentano di fornire reciprocamente
prova della loro validità, e cioè:
- un “metodo scientifico” che a partire dal dato empirico arrivi al dato generale
astratto;
- un “metodo numerico” con la raccolta dei dati numerici omogenei dei singoli
uffici per un loro raffronto;
- un “metodo della realtà” per l’individuazione di quei parametri nella realtà
del lavoro che possono incidere sulla sua efficacia in positivo e in negativo;
- un “metodo statistico” che, nella combinazione di questi dati, consenta di
individuare un modello medio per ogni singolo ufficio.
È chiaro poi che, una volta individuato un parametro di riferimento per il
lavoro del singolo magistrato in varie tipologie di uffici e diverse condizioni
di lavoro, si potranno verificare i risultati anche paragonandoli con gli obiettivi
e i risultati della Commissione Ufficio del giudice, organizzazione del lavoro
e revisioni delle circoscrizioni giudiziarie, che parte invece dalle generali
e condivise esigenze di razionalizzazione dei flussi di lavoro.
Lo scopo del nostro tentativo è quello di una conoscenza e di un servizio:
siamo quindi disponibili a farci interrogare e correggere dalla realtà dei
dati concreti che impatteremo e chiediamo a tutti quei suggerimenti e contributi
concreti che possano rendere il nostro lavoro maggiormente attendibile
e utile.
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