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Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

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Un progetto per la giustizia<br />

questo è un fatto e rispetto a questo fatto <strong>il</strong> Governo ha assunto<br />

un’iniziativa globale, per tentare di superare questa emergenza che ha afflitto<br />

l’Italia. E l’emergenza non c’era de iure condendo, c’era in riferimento<br />

all’assetto legislativo, amministrativo e tecnico allora in essere. Noi abbiamo<br />

voluto cambiare questo assetto. Il giudizio lo daranno le settimane venture<br />

e, anche in questa circostanza, i fatti. Il giudice, se sarà chiamato a rispondere<br />

circa la compatib<strong>il</strong>ità costituzionale delle nostre leggi, ci darà un giudizio;<br />

<strong>il</strong> governante ha <strong>il</strong> dovere di confrontarsi con un fatto e dare la risposta che<br />

ritiene giusta in coerenza con le proprie opinioni politiche e le cose dette agli<br />

elettori e ai cittadini. Secondo punto: <strong>il</strong> sistema delle espulsioni. Tale sistema<br />

ha fallito, per cui occorre, a nostro avviso, accentuare un prof<strong>il</strong>o deterrente.<br />

Ovviamente in Parlamento si troverà la soluzione più equ<strong>il</strong>ibrata<br />

per evitare di ingolfare i processi e di appesantire ulteriormente le carceri.<br />

Ma partiamo da un fatto: <strong>il</strong> sistema delle espulsioni ha fallito. L’assetto giuridico<br />

esistente e l’organizzazione amministrativa esistente hanno prodotto<br />

questo risultato. Io vi consiglio di leggere una scheda tecnica di stamane de<br />

Il Sole 24 ore relativamente a note di diritto comparato. Terzo elemento di<br />

fatto: chi vuole essere considerato clandestino tende a non farsi riconoscere<br />

e nessuno meglio di voi può capire che vi è una tendenza dell’immigrato che<br />

vuole essere clandestino a non farsi classificare per delinquere attraverso degli<br />

alias. I nostri tribunali sono intasati da soggetti condannati con nomi differenti<br />

attraverso <strong>il</strong> meccanismo degli alias. Questa non è una mia opinione,<br />

questa è una statistica giudiziaria, questo è un fatto.<br />

Rispetto a questi tre elementi concreti, noi abbiamo operato i primi due<br />

adempimenti del Governo. Li chiamo adempimenti perché erano impegni<br />

da noi assunti durante la recentissima campagna elettorale. Abbiamo operato<br />

una scelta di contrasto forte all’immigrazione clandestina: è una scelta politica<br />

che compete a noi come Governo e che sarà validata, se <strong>il</strong> Parlamento<br />

lo vorrà, dal Parlamento sovrano.<br />

Ecco perché io vi dico che la premessa in base alla quale mi sto accingendo<br />

all’avvio di questo mandato: io sono Ministro di un Governo <strong>il</strong> cui<br />

programma sulla giustizia è risultato chiaro ed evidente all’opinione pubblica,<br />

è stato ben spiegato ai cittadini durante la campagna elettorale ed è stato<br />

sorretto da circa diciotto m<strong>il</strong>ioni di voti. Questa è la nostra politica sulla giustizia,<br />

è stato <strong>il</strong> nostro programma, lo abbiamo espresso con serenità e con<br />

chiarezza e ritengo che quella operata sia una scelta di grande trasparenza.<br />

La più viva aspirazione del nostro Governo - e mia come ministro - è che<br />

finalmente si possa dare vita a una fase nella quale i problemi della giustizia<br />

vengano affrontati, pur nelle diverse prospettive politiche, con rigore tecnico<br />

e concettuale, ispirandomi - e ispirandoci - a quel principio per cui si por-<br />

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