14.06.2013 Views

Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Lanfranco Tenaglia<br />

onorevole<br />

Un progetto per la giustizia<br />

La politica nell’operare le scelte legislative, soprattutto nel settore giustizia,<br />

ha bisogno di un’interlocuzione tecnica credib<strong>il</strong>e e autorevole come<br />

quella che l’Anm e le organizzazioni dell’avvocatura forniscono di continuo.<br />

Con questo metodo di confronto e collaborazione <strong>il</strong> lavoro del Parlamento<br />

è più fac<strong>il</strong>e e la produzione normativa ne beneficia.<br />

Quindi ringrazio l’Anm per essere interlocutore tecnico e istituzionale del<br />

Parlamento e perché non si pone sulle questioni della giustizia con un atteggiamento<br />

di mera rivendicazione sindacale, come qualcuno invoca o auspica.<br />

La crisi nella quale versa la giustizia è stata descritta molto bene negli interventi<br />

che mi hanno preceduto e nella relazione del presidente Palamara; a<br />

quelle analisi vorrei aggiungere che questa situazione non nasce oggi o l’altro<br />

ieri, ma viene da lontano, affonda le sue radici in riforme mancate e nel<br />

mancato sv<strong>il</strong>uppo di riforme positive: pensiamo a quali benefici effetti aveva<br />

avuto almeno fino a un certo punto la riforma del giudice unico di primo<br />

grado e quali malefici effetti hanno avuto tante altre successive riforme.<br />

Esse vengono spesso citate per essere leggi ad personam, a me non interessa<br />

questo aspetto, interessano piuttosto gli effetti che hanno avuto sul processo:<br />

ricerca ossessiva di maggiori garanzie formali a scapito dell’efficienza,<br />

norme pensate per risolvere singoli problemi interpretativi, processo quale<br />

corsa a ostacoli verso un finale che spesso è la prescrizione.<br />

Nella scorsa legislatura <strong>il</strong> centrosinistra ha cercato di rovesciare questa<br />

tendenza: infatti, l’intervento sull’ordinamento giudiziario è stato prioritario<br />

per ricondurre entro ambiti di compatib<strong>il</strong>ità costituzionale la riforma Castelli,<br />

almeno nelle parti non ancora entrate in vigore.<br />

Credo che <strong>il</strong> tentativo sia in gran parte riuscito, seguendo anche molte<br />

delle indicazioni fornite dal Csm nello svolgimento della sua attività consultiva.<br />

La riforma contiene alcuni punti di crisi, ne indico due: <strong>il</strong> divieto di destinazione<br />

degli uditori giudiziari alle funzioni requirenti e la partecipazione<br />

piena degli avvocati ai Consigli giudiziari.<br />

Sul primo punto ritengo che una modifica vada fatta rapidamente.<br />

Il principio alla base della norma va preservato, ma è necessario anche<br />

prevedere incentivi per la copertura delle sedi disagiate, con la possib<strong>il</strong>ità in<br />

prospettiva di avere un buon numero di disponib<strong>il</strong>ità alla copertura di quelle<br />

sedi; inoltre, nell’immediato c’è bisogno di un intervento che solo per gli uditori<br />

del concorso ultimo preveda una deroga al principio con l’obbligo per<br />

161

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!