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Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

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Carlo Coco<br />

dernizzazione delle procedure (mediante l’introduzione in tempi brevi, in<br />

forma strutturale e con caratteri di generalità delle tecniche del processo telematico),<br />

l’incremento e la motivazione del personale di cancelleria.<br />

Nelle condizioni attuali, va detto con chiarezza, qualsiasi politica volta a<br />

garantire i maggiori livelli di sicurezza richiesti dalla generalità dei cittadini e<br />

dal sistema economico è destinata ad infrangersi e spegnersi sulla soglia delle<br />

aule dei tribunali, dove non è possib<strong>il</strong>e celebrare le udienze o movimentare<br />

i fascicoli oltre gli attuali insufficienti limiti di funzionalità, con ciò vanificandosi<br />

ogni auspicato effetto di deterrenza insieme alla generosa azione di<br />

contrasto svolta dalle forze dell’ordine e dalle procure.<br />

E mi avvio a concludere.<br />

Se è sacrosanto <strong>il</strong> richiamo al ruolo della magistratura quale garante dei<br />

diritti dei cittadini, ruolo, peraltro, da sempre svolto con dedizione e spirito<br />

di sacrificio, tale richiamo rischia tuttavia di rimanere del tutto retorico, se ai<br />

magistrati non vengono assicurati gli strumenti indispensab<strong>il</strong>i per svolgere<br />

adeguatamente <strong>il</strong> proprio lavoro.<br />

Fino a quando tali condizioni preliminari di efficienza non saranno garantite,<br />

inoltre, i magistrati italiani continueranno ad essere ingiustamente<br />

additati come gli unici responsab<strong>il</strong>i del cattivo funzionamento del servizio<br />

giustizia: accusa tanto generica quanto infondata a fronte del quotidiano impegno<br />

che la categoria profonde.<br />

La nostra indipendenza e la nostra autonomia vanno difese, in primo<br />

luogo, assicurando ai magistrati le condizioni materiali - oggi non sussistenti<br />

- indispensab<strong>il</strong>i per un efficace svolgimento delle funzioni.<br />

Vogliamo che, non a parole, ma concretamente, la pari dignità del nostro<br />

ruolo di magistrati ordinari trovi riscontro, anche sul terreno economico, in<br />

un trattamento corrispondente a quello delle altre magistrature e della dirigenza.<br />

Chiediamo una seria riflessione sulla tutela della nostra indipendenza interna<br />

che coinvolga anche i criteri di decisione adottati dal Csm in momenti<br />

delicatissimi per <strong>il</strong> funzionamento degli uffici giudiziari: dalla nomina dei dirigenti<br />

alla progressione in carriera dei singoli magistrati, anche con riferimento<br />

al rispetto dei giudicati amministrativi.<br />

Riteniamo che Parlamento e Governo debbano affrontare, con riforme<br />

organiche, le questioni che attengono alla sicurezza dei cittadini, assicurando<br />

agli uffici giudiziari, con idonee iniziative legislative e misure amministrative,<br />

i mezzi per celebrare rapidamente i processi penali e per garantire<br />

l’effettività delle sanzioni. Allo stesso modo va assicurata la tutela dei diritti<br />

nel settore civ<strong>il</strong>e attraverso la semplificazione dei riti e l’adozione di un modello<br />

processuale imperniato sulla concentrazione dell’attività delle parti e<br />

sui poteri di impulso e controllo del giudice.<br />

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