14.06.2013 Views

Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Luca Minniti<br />

2.2. Il settore civ<strong>il</strong>e<br />

L’agenda del giudice, la consolle del giudice e gli strumenti tecnologici<br />

per l’assistenza, la tecnologia per la cancelleria e quella per l’avvocatura. I<br />

protocolli di udienza.<br />

La novità principale, su questo piano, è costituita dai protocolli di udienza<br />

e di gestione del lavoro degli uffici civ<strong>il</strong>i; essi spiegano effetto non solo<br />

sul singolo processo ma sulla gestione del ruolo del giudice e sull’organizzazione<br />

del lavoro della sezione civ<strong>il</strong>e.<br />

Inoltre, proprio perché sono <strong>il</strong> prodotto di un’elaborazione comune dei<br />

diversi interpreti del processo, svolgono una funzione di orientamento e<br />

perciò propriamente organizzativa.<br />

È però necessario un passo ulteriore perché possano, finalmente, innescarsi<br />

dinamiche di gestione del processo (case management) e degli uffici (court<br />

management) alimentate dall’affidab<strong>il</strong>ità e reperib<strong>il</strong>ità dei dati prodotti dai sistemi<br />

informativi.<br />

È stato osservato che «si tratta di una vera e propria rivoluzione culturale<br />

la quale implica non soltanto <strong>il</strong> dovere di ogni giudice di gestire efficacemente<br />

<strong>il</strong> singolo processo ed <strong>il</strong> proprio ruolo individuale, ma anche un impegno<br />

collettivo e diffuso per la realizzazione di un altrettanto efficace modello<br />

organizzativo quale condizione per tenere sotto controllo <strong>il</strong> contenzioso,<br />

fissare obiettivi e programmi di esaurimento dell’arretrato, intervenire<br />

sulle cause di più lunga durata con opportuni interventi di riequ<strong>il</strong>ibrio organizzativo,<br />

creare dove occorra corsie preferenziali individuando priorità di<br />

trattazione delle cause più urgenti, e così via».<br />

Il processo civ<strong>il</strong>e telematico, infatti, non è solo questione di sale server e di<br />

reti ma di cultura informatica, di cultura del dato di sensib<strong>il</strong>ità alla trasparenza<br />

dell’azione e alla condivisione del lavoro. È tecnologia ma anche cultura<br />

dell’organizzazione, disponib<strong>il</strong>ità al cambiamento; è capacità di creare memoria,<br />

di costituire <strong>il</strong> tesoro formativo, l’identità culturale dell’ufficio. A mio<br />

avviso, infatti, nel processo civ<strong>il</strong>e <strong>il</strong> maggior fattore di inefficienza è costituito<br />

dalla perdita di informazioni, dalla dispersione di conoscenza che si consuma<br />

sia nell’ambito del medesimo processo, tra le varie fasi vissute come<br />

separate le une dalle altre, sia nel più ampio contesto del ruolo istruttorio e<br />

decisorio del singolo giudice o della sezione. Qui l’innovazione rappresentata<br />

dal processo civ<strong>il</strong>e telematico costituirebbe una rivoluzione se accompagnata<br />

da una cultura del processo orientata alla formazione progressiva della<br />

decisione.<br />

86

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!