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Scarica il pdf - Associazione Nazionale Magistrati

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Un progetto per la giustizia<br />

Chi sa che proprio quest’anno è stato lanciato un Forum sulla giustizia<br />

che aggrega magistrati, avvocati, esperti, accademia, Ong per valutare l’uso<br />

degli strumenti Ue nella giustizia, avviare una condivisione delle conoscenze,<br />

accertare l’impatto delle legislazione comunitaria e valutarne le eventuali<br />

lacune, ecc. in collaborazione con <strong>il</strong> Consiglio d’Europa?<br />

Certamente qualcuno (per l’Anm, o per altre associazioni di categoria) già<br />

sta partecipando a questa iniziativa, ma mi interessa come queste riunioni<br />

verranno socializzate, come si potrà consentire ad ogni magistrato di dare <strong>il</strong><br />

proprio contributo e di rappresentare le proprie esigenze (o anche di presentare<br />

studi ed osservazioni). Questo è solo un esempio, ma la partecipazione<br />

strutturata ed organizzata agli spazi di dialogo orizzontale europeo è<br />

elemento decisivo perché la dimensione europea sia riappropriata dal sistema<br />

giudiziario nel suo complesso: quanti sono i forum permanenti dell’Ue<br />

che interessano <strong>il</strong> pianeta giustizia senza parlare dei forum dei vari Green o<br />

White papers? Così come molto poco condivisa è la partecipazione dei magistrati<br />

italiani alle reti consultive del Consiglio d’Europa (e alla stesura di<br />

questionari che poi hanno un r<strong>il</strong>ievo notevole nell’elaborazione delle strategie<br />

per promuovere la Cedu).<br />

c) Occorrono poi riunioni periodiche tra giudici europei che facciano <strong>il</strong> punto<br />

sullo stato dell’arte. La cooperazione nel settore civ<strong>il</strong>e ed in quello penale<br />

sono settori in prepotente espansione e pongono problemi gravi di spaesamento<br />

e di preoccupazione. Quanti di noi sono in grado di muoversi in<br />

questo campo con sufficiente prontezza e razionalità, se non pressati da urgenze<br />

ed emergenze? Sembra imprescindib<strong>il</strong>e un monitoraggio orientato al<br />

controllo di effettività delle reti di supporto alla cooperazione vista l’enorme<br />

responsab<strong>il</strong>ità che investe direttamente <strong>il</strong> magistrato (la sentenza n. 143 della<br />

nostra Corte costituzionale sul Mae ricorda che in questa materia non vi è<br />

cooperazione interstatale, ma direttamente tra uffici giudiziari). Insomma<br />

serve sia la promozione di uno scambio permanente culturale ed organizzativo<br />

tra magistrati di diversi Paesi (orizzontale) sia un esame comune di progetti<br />

p<strong>il</strong>ota che possa far emergere le migliori pratiche di pronta reazione agli<br />

input europei. Che cosa chiediamo, alla fine, ai capi degli uffici per fac<strong>il</strong>itarci<br />

in quest’opera di adeguamento professionale?<br />

d) Se ne parlerà credo nella sezione professionalità, ma la formazione di base,<br />

nonostante gli eccezionali e ammirevoli sforzi del Csm in questa direzione<br />

(e gli importanti progressi con la Rete europea di formazione e quella dei<br />

Consigli superiori) è ancora insufficiente. Gli articoli 81 e 82 del trattato di<br />

Lisbona rendono la formazione dei magistrati in chiave europea un dovere<br />

primario, riconosciuto dal Patto fondativo tra europei.<br />

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